"Meglio in carcere che a casa", e rapina una banca: la pena è pura crudeltà

"Meglio in carcere che a casa", e rapina una banca: la pena è pura crudeltà
Non sopportava più la moglie, dopo le continue liti in casa, e pur di liberarsene aveva pensato bene di farsi condannare con il carcere rapinando una banca. La sentenza, però, stupisce i più e sa di vera e propria beffa.



Vi avevamo già raccontato la vicenda di Lawrence John Ripple, 70enne di Kansas City che dopo aver rapinato una banca all'inizio dello scorso mese di settembre, invece di fuggire, si era consegnato prima ad una guardia giurata e poi alla polizia. «Meglio andare in carcere che passare un'ora di più in casa con mia moglie», aveva dichiarato agli increduli agenti che lo avevano arrestato.
 


Dopo una perizia psichiatrica, in cui gli è stata diagnosticata una grave forma di depressione, Ripple è riuscito a evitare il carcere. La pena alternativa alla detenzione di oltre tre anni, come riporta anche il Telegraph, consiste in una condanna ai servizi sociali e a un risarcimento danni alla banca, oltre a una donazione ad un fondo per le vittime di rapina. Non è, ovviamente, tutto: l'uomo dovrà passare fino a tre anni agli arresti domiciliari, dove dovrà convivere ancora con la moglie. Una vera e propria beffa che suona come una crudele condanna.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Giugno 2017, 14:26
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