Renzi: "Caso Unesco-Israele
allucinante: stop a queste posizioni"

Renzi: "Caso Unesco-Israele allucinante: stop a queste posizioni"
La risoluzione dell' Unesco sui luoghi santi del Medio Oriente «è una vicenda allucinante, ho chiesto al ministro Esteri di vederci subito al mio ritorno a Roma. È incomprensibile, inaccettabile e sbagliato. Ho chiesto espressamente ieri ai nostri di smetterla con queste posizioni. Non si può continuare con queste mozioni finalizzate ad attaccare Israele. Se c'è da rompere su questo l'unità europea che si rompa». Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5, commentando la decisione Unesco, con l'astensione dell'Italia. «Storicamente su queste posizioni andiamo sempre insieme agli altri Paesi europei. Ma trovo la decisione Unesco sinceramente incomprensibile e sbagliata. Non si può continuare con queste mozioni, una volta all'Onu, una volta all' Unesco contro Israele. Sostenere che Gerusalemme e l'ebraismo non hanno una relazione è sostenere che il sole fa buio: una cosa incomprensibile, insostenibile e sbagliata. Ho espressamente chiesto ai diplomatici che si occupano di queste cose che non si può andare avanti così: non si può negare la realtà», ha aggiunto il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5.

«La sostanza della manovra non cambia - agiunge Renzi - La manovra dà due miliardi in più alla sanità, e questi non sono né di destra né di sinistra. La manovra parla di questioni concrete e questo non cambierà per niente. E quante volte abbiamo parlato di Equitalia, non solo Equitalia, ma della filosofia che c'era dietro: ecco questo dal 2017 finalmente sparisce. Insomma la legge di bilancio c'è. Non si cambia».  
«Non c'è nessun condono fiscale, chi ha preso la multa la deve pagare», puntualizza. E rimarca: «Quando si è pensato a Equitalia, 10 anni fa, il nome era giusto, lasciava pensare a un'Italia equa. Ma i padri di Equitalia, Tremonti e Visco, l'hanno impostata più in una logica di sanzione che di raggiungimento dell'obiettivo». Ci sono dei casi in cui «multe base sono raddoppiate, o addirittura si è arrivati a triplicare. Questo è assurdo». Dunque, «basta con Equitalia come 'killer' dei cittadini, perché deve essere piuttosto un consulente dei cittadini».

«Per una volta si può pensare che quando ci sono eventi istituzionali sono istituzionali? Le discussioni e le polemiche sono allucinanti», ha poi precisato il premier a proposito delle polemiche sulla cena di stato con Barack Obama.
In particolare, «ci sono state anche polemiche per la presenza di Bebe Vio», osserva il premier. «Giù le mani da Bebe Vio e dalle altre persone individuate come rappresentanti dell'Italia. È una ragazza che con la sua gioia di vivere e il suo entusiasmo è un punto di riferimento per molte persone».


«Io rispetto l'autonomia sindacale», ma «se però ci sono alcuni sindacati che in nome del 'no' contestano la legge di stabilità alla fine penso sarà un boomerang per loro», risponde poi Renzi alla domanda se ci sia una connessione, in relazione agli scioperi di oggi, tra la posizione sulla manovra economica e quella sul referendum. «Ovviamente noi abbiamo cercato in questa legge di stabilità di dare un segnale anche a chi è in difficoltà - rivendica il presidente del Consiglio - e non solo nel mondo del lavoro privato. Abbiamo anche messo una misura sul personale pubblico che da anni ha gli stipendi bloccati. Molte cose le abbiamo fatte. Non credo che i sindacati quest'anno contestino la stabilità».

La risoluzione dell'Unesco sui luoghi santi del Medio Oriente «è una vicenda allucinante, ho chiesto al ministro Esteri di vederci subito al mio ritorno a Roma. È incomprensibile, inaccettabile e sbagliato. Ho chiesto espressamente ieri ai nostri di smetterla con queste posizioni. Non si può continuare con queste mozioni finalizzate ad attaccare Israele. Se c'è da rompere su questo l'unità europea che si rompa», conclude poi il premier commentando la decisione Unesco, con l'astensione dell'Italia.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Ottobre 2016, 10:55
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