Mamma mostro incatena la figlia per un anno
in una stalla. Lo zio: "La coscia era decomposta"

Mamma mostro incatena la figlia disabile per un anno in una stalla. Lo zio: "La coscia era decomposta"

di Emiliana Costa
VARSAVIA - Maria Pokorskia, 53enne polacca con gravi disagi mentali, ha incatenato per un anno in una stalla la figlia disabile di 25 anni, lasciando che la carne delle sue gambe imputridisse.



E' accaduto in Polonia. Aneta Pokorskia, questo il nome della ragazza, ha trascorso un anno in un granaio sporco e senza riscaldamento. La giovane era legata a una toilette di fortuna, ricavata da una sedia bucata al di sotto della quale c'era un secchio.







E per evitare che la ragazza facesse troppo rumore, la donna aveva sistemato nella stalla anche un lettino per se stessa. Così che la potesse controllare.



A trovare la giovane disabile, lo zio allarmato nel non avere notizie di Aneta da oltre un anno. "La ragazza - spiega l'uomo - aveva la carne di un gluteo e della coscia in putrefazione".



Movente del gesto della signora Maria, un litigio con i parenti che avrebbero voluto mettere in cura la giovane Aneta. Quando la polizia è entrata nel fienile si è trovata di fronte a uno scenario da "lager". La donna, però, fanno sapere gli agenti non può essere perseguita per via dei suoi disagi mentali.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Dicembre 2014, 12:16
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