Musulmano dona il sangue per la strage
nonostante il Ramadan: "Sono un americano"

Musulmano dona il sangue per la strage nonostante il Ramadan: "Sono un americano"
«Sì, mi chiamo Mahmoud e sono orgoglioso di essere un americano musulmano».

Inizia così il post di Mahmoud ElAwadi, un uomo d'affari che vive a Orlando ma è originario di Mansura, in Egitto. Lui, come tanti suoi concittadini, è rimasto scosso dalla strage del Pulse, commessa da un fanatico musulmano accecato dall'odio religioso e dall'omofobia. Per questo motivo, su Facebook, Mahmoud ha raccontato di aver preso una decisione molto importante: «Anche se sto osservando il Ramadan, come tanti musulmani qui a Orlando, e non posso mangiare né bere niente di giorno, ho deciso di donare il sangue per i feriti».
 
 


«Sono arrabbiato per quello che è successo e per le vite innocenti che abbiamo perduto. Sono triste, frustrato e arrabbiato perché un pazzo che diceva di essere musulmano ha compiuto un simile atto» - spiega Mahmoud - «Ho visto la grandezza di questo paese nelle migliaia di persone che aspettavano sotto il sole, a 40°C, aspettando il proprio turno per donare il sangue anche se sapevano che avrebbero atteso dalle cinque alle sette ore».



«Sì, ora che vedo persone di tutte le età, bambini compresi, aiutare gli altri portando acqua, succhi di frutta, cibo, ombrelli e altre protezioni dal sole, so che questa è la più grande nazione della Terra. Ci sono anche anziani veterani dell'esercito a donare e dietro di loro una donna musulmana con l'hijab continua a portare cibo e acqua ai donatori» - prosegue l'uomo - «Sì, saremo sempre insieme a combattere l'odio, il terrorismo, il razzismo e l'estremismo. Ad accomunarci è il sangue, quindi uscite e venite a donare per aiutare altri americani che sono feriti e hanno bisogno del nostro sangue».

Mahmoud chiude così il post: «La comunità musulmana della Florida centrale ha il cuore spezzato ma andiamo oltre il nostro colore, la nostra religione, la nostra etnia, il nostro orientamento sessuale e le nostre opinioni politiche. Solo così ci potremo UNIRE contro chi sta cercando di farci del male».

Il post, in 48 ore, ha raccolto oltre 403 mila like e quasi 172 mila condivisioni. Mahmoud, dal canto suo, starà sicuramente sperando che una simile visibilità possa convincere gli altri ad aiutare i feriti del Pulse.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Giugno 2016, 11:17
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