Istanbul, dalla festa all'incubo: i selfie dei ragazzi al Reina prima dell'attentato

Selfie e sorrisi: le foto dei ragazzi al Reina prima dell'attacco

di Federica Macagnone
C'è tutto un mondo di aspettative e di sogni negli occhi di quei ragazzi. Per dire addio al 2016 e salutare l'arrivo del nuovo anno avevano deciso di festeggiare nella discoteca Reina, nel quartiere Besiktas di Istanbul, la zona europea della città frequentata dalla fetta di popolazione benestante. Adesso quella felicità è solo un ricordo, una foto pubblicata sui social prima che l'inferno si scatenasse e un terrorista armato di kalashnikov e vestito da Babbo Natale aprisse il fuoco sulle oltre 600 persone che si scatenavano in pista e si godevano la vista sulle rive del Bosforo.
 
 

Adesso quei volti sorridenti stridono con le immagini della paura di coloro che sono riusciti a fuggire dalla pioggia di proiettili che, secondo un bilancio provvisorio, ha ucciso 39 persone e ne ha ferite una settantina. Eppure quello che adesso è diventato l'ennesimo simbolo del terrore, fino a pochi minuti prima dell'una e trenta era il posto dove Natasha, Muhammett, Maryna e tanti altri ragazzi avevano accolto l'arrivo del nuovo anno con enormi sorrisi e la speranza di un anno migliore. 

Su Instagram il racconto di quei momenti felici è stato affidato a foto e video: volnovanatasha ha pubblicato il video del countdown nel nightclub, atiehrohani ha condiviso con i suoi follower l'arrivo della mezzanotte con il ponte sul Bosforo alle spalle, alaragurbuuz si è fatta immortalare con una serie di palloncini a forma di cuore. Poi c'è Muhammett che si è fatto scattare una foto con la grande scritta Reina alle spalle. Una felicità silenziosa che adesso lascia spazio all'enorme mole di messaggi di amici e utenti che continuano a chiedere ai ragazzi che si sono registrati al Reina se stanno bene, se sono riusciti a scampare a quella raffica di proiettili che ha trasformato la festa in un incubo di sangue. Natasha ce l'ha fatta e su Instagram pubblica una sua foto con gli occhi sgranati dalla stazione di polizia: «Dopo l'attentato sono qui. Ecco la paura che volto ha».
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Gennaio 2017, 15:24
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