Istanbul, blitz della polizia nei covi Isis:
ecco cosa stavano organizzando

Istanbul, blitz nei covi Isis: ecco cosa stavano organizzando
Ancora paura in Turchia. La polizia turca ha compiuto all'alba diversi blitz in covi di sospetti militanti dell'Isis a Istanbul, dopo l'attacco che martedì sera ha ucciso 42 persone all'aeroporto Ataturk. Non si hanno al momento notizie di arresti, né di legami diretti con l'attentato.

Inoltre l'esercito turco ha annunciato di aver ucciso sabato, 2 presunti membri dell'Isis di nazionalità siriana, mentre cercavano di attraversare il confine con la Siria. Uno dei 2 era ricercato in Turchia perché sospettato di preparare attacchi kamikaze ad Ankara o ad Adana, nel sud del Paese.

Sono almeno 11 le persone fermate nei blitz compiuti stamani dalla polizia turca in 16 indirizzi di sospetti militanti dell'Isis a Istanbul, dopo l'attacco che martedì sera ha ucciso 42 persone all'aeroporto Ataturk. Non è tuttavia chiaro se ci sia un legame diretto con l'attentato. Diversi raid sono stati condotti anche in 4 quartieri di Smirne, sulla costa egea, portando al fermo di altri 9 sospetti membri dello Stato islamico. Nelle loro abitazioni sono stati trovati 3 fucili e diversi documenti che li legherebbero al Califfato in Siria. Lo riferisce l'agenzia statale Anadolu.

MEDIA, KAMIKAZE CITTADINI TAGIKISTAN Sarebbero cittadini del Tagikistan i 3 kamikaze che martedì sera hanno ucciso 42 persone all'aeroporto Ataturk di Istanbul. Lo sostiene il quotidiano turco Milliyet, che pubblica anche un'immagine dei 3 attentatori insieme, tratta dalle telecamere di sicurezza. Un altro media, Haberturk, indica che almeno uno dei 3 kamikaze sarebbe un ceceno, identificato con le iniziali O.V., giunto in Turchia dalla roccaforte dell'Isis in Siria, Raqqa.

TROVATI PASSAPORTI KAMIKAZE I 3 kamikaze dell'aeroporto Ataturk di Istanbul provenivano da Uzbekistan, Kirghizistan e della repubblica russa del Daghestan. Lo scrive l'agenzia di stampa Dogan, sostenendo che l'informazione è stata tratta direttamente dai loro passaporti, ritrovati nell'abitazione che avevano affittato e usato come base operativa nel quartiere storico di Fatih. In precedenza, altri media avevano indicato la provenienza dal Tagikistan, sempre nell'Asia centrale. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Giugno 2016, 13:17
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