Isis, attacco choc al confine tra Siria e Iraq: "Sgozzati bimbi e donne"

Isis, attacco choc al confine tra Siria e Iraq: "Sgozzati bimbi e donne"
Donne e bambini sgozzati o feriti gravemente con armi da taglio e decine di uomini rapiti: è quanto accaduto la notte tra lunedì e martedì in un campo di profughi siriani e iracheni al confine tra i due Paesi attaccato dall'Isis. I miliziani provenivano dall'Iraq e hanno sorpreso le forze curde che pattugliano la zona vicina al fronte di guerra mentre, quando ancora era buio ed imperversava una tempesta di sabbia.

Il racconto all'ANSA di come i jihadisti hanno ucciso a sangue freddo 37 civili del campo di Rejm Sleibi e di come abbiano rapito decine di uomini è affidato a Luca Magno, operatore di Un Ponte Per (Upp), l'organizzazione non governativa italiana che opera nella zona. Nell'area Upp fornisce assistenza medica, sanitaria e psicologica ai profughi che fuggono da zone Isis in Siria e in Iraq e che trovano riparo nelle aree controllate dai curdo-siriani. Interpellato telefonicamente da Beirut, Magno ha precisato che le informazioni e i racconti sull'attacco sono state raccolte dagli stessi operatori locali di Upp e della Mezzaluna Rossa Curda, e di altri testimoni con cui l'organizzazione italiana è in contatto, e che si tratta di testimonianze affidabili.

«Per soccorrere i primi feriti sono state usate le ambulanze del nostro progetto», ha detto Magno. Secondo le fonti, l'attacco è avvenuto alle 2 di martedì mattina contro un posto di blocco curdo e contro un centro temporaneo di accoglienza di civili in fuga dalla zone in mano all'Isis nelle regioni siriana di Dayr az Zawr e da quella irachena di Anbar. «Era in corso una tempesta di sabbia e i miliziani ne hanno approfittato. Hanno attaccato i militari curdi e il campo di Rejm Sleibi. La battaglia è proseguita per tre ore», afferma Magno. «In attesa dell'arrivo dei rinforzi, l'Isis è riuscito a portare via verso l'Iraq decine di uomini, di cui non si conosce ancora oggi la sorte e il numero preciso».

«Nel corso degli scontri - aggiunge - hanno preso di mira i civili, in particolare le donne e i bambini. Li hanno attaccati con coltelli, spade, sgozzandoli e ferendoli al corpo». Secondo il bilancio documentato dalle fonti citate da Magno, «22 civili sono morti durante l'attacco a Rejm Sleibi. Altri 15 sono morti in ospedale». Attualmente ci sono ancora 30 feriti negli ospedali e 15 persone sotto shock. Non si hanno dati sul numero di miliziani curdi e di loro rivali jihadisti morti nell'attacco. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Maggio 2017, 20:16
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