Giulio Regeni, la salma a Roma domani alle 13.
Investigatori italiani al Cairo nel pomeriggio

Giulio, salma a Roma domani alle 13. Investigatori italiani al Cairo
Arriverà domani alle 13 nello scalo aeroportuale di Fiumicino, proveniente dal Cairo, la salma di Giulio Regeni, il ricercatore universitario trovato morto in Egitto due giorni fa. Il corpo sarà poi trasferito nell'istituto di medicina legale La Sapienza dove sarà eseguita l'autopsia, disposta dalla procura di Roma che indaga per omicidio volontario.

A disporre l'accertamento autoptico è stato il pm Sergio Colaiocco, titolare del procedimento aperto per omicidio volontario. Il magistrato ha avviato una rogatoria internazionale al fine di ottenere la trasmissione degli atti da parte dell'autorità egiziana. Anche se non esistono trattati di assistenza giudiziaria tra Italia ed il paese nordafricano, l'invio di atti da parte della magistratura egiziana e quella italiana dovrebbe avvenire sotto forma di cortesia internazionale.

INVESTIGATORI ITALIANI AL CAIRO Arriverà al Cairo nel tardo pomeriggio il team di investigatori italiani che seguirà con le autorità egiziane le indagini sulla morte di Giulio Regeni. Gli uomini dello Sco della Polizia, del Ros dei Carabinieri e dell'Interpol hanno avuto tra ieri sera e stamattina una serie di contatti con i funzionari e i diplomatici italiani già presenti nella capitale egiziana, per avere un quadro della situazione quanto più aggiornato possibile e capire come si stanno muovendo le autorità egiziane, anche alla luce delle diverse versioni arrivate dal Cairo.

Una volta in Egitto, gli investigatori chiederanno di vedere il corpo del giovane e di poter accedere ai primi risultati dell'autopsia. Cercheranno inoltre di ricostruire cosa ha fatto e dove è stato Regeni nei giorni precedenti la scomparsa, con chi ha avuto contatti, chi ha incontrato.

ALFANO: VOGLIAMO LA VERITÀ Sulla morte di Giulio Regeni «noi abbiamo un solo obiettivo: la verità. Stanno partendo squadre di investigatori italiani per collaborare con la polizia egiziana e sono convinto che al Sisi non si sottrarrà alla collaborazione e che i buoni rapporti con l'Egitto siano un fluidificante che aiutino nella ricerca della verità». Lo ha detto il ministro dell'interno Angelino Alfano, al programma Agorà su Raitre. «Tutte le procedure saranno attivate - ha aggiunto - perché la giustizia sia severa con i responsabili».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Febbraio 2016, 20:06
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