Francia a secco di benzina: "Scioperi
a oltranza contro il Jobs Act di Hollande"

Francia a secco di benzina: "Scioperi a oltranza contro il Jobs Act di Hollande"

di Valeria Arnaldi
Nuova giornata di scioperi, in Francia, contro la Loi Travail, ossia il Jobs Act francese. Alcuni camionisti - temendo che la riforma diminuirà la retribuzione delle ore di straordinario - hanno rallentato la circolazione viaria in punti strategici.

E militanti dei sindacati, anche tra i magazzinieri, hanno bloccato accessi al porto di Saint Nazaire. Disagi e proteste pure in altre zone, tra raffinerie e centri industriali. Obiettivo, fermare la riforma. La polizia, in mattinata, come aveva annunciato il primo ministro Manuel Valls, ha impiegato circa due ore per sgomberare gli accessi alla raffineria Esso e al deposito di carburante di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, nel sud, dal giorno prima bloccati dal sindacato Cgt.

E non sono mancati momenti di tensione. «Ci hanno sparato con proiettili di gomma - racconta il rappresentante Cgt, Olivier Mateu - hanno usato gli idranti, senza nessun avvertimento». Un'azione che avrebbe portato al ferimento di diversi manifestanti. La protesta, però, non si fermerà. Convocata da quattro sindacati e tre organizzazioni studentesche, continuerà fino alla giornata di mobilitazione generale indetta per domani, con scioperi di controllori di volo e addetti al trasporto ferroviario. Intanto già ieri lunghe file alle pompe, a secco di carburante.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Maggio 2016, 09:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA