Farfalle viola su culle e incubatrici in terapia intensiva. Se ne vedi una, ecco il motivo

Farfalle viola sulle culle in terapia intensiva: ecco il triste motivo
"Beata te, che non hai dei gemelli": un commento innocente e probabilmente neanche troppo veritiero da parte di una neomamma esasperata all'altra in una stanza d'ospedale che non avrebbe potuto essere più inopportuno considerando la destinataria di quelle parole.

Millie Smith, questo il nome della donna che ha raccolto il commento dell'altra mamma, in quel momento avrebbe dovuto avere tra le braccia due bambine, e non solo una come è poi accaduto. Millie e il suo compagno Lewis Smith avrebbero dovuto avere hanno due gemelli, Callie e Skye. Ma, purtroppo, Callie è stata l'unica delle due a sopravvivere alla gravidanza. Non è difficile, quindi, immaginare lo stato d'animo di Millie dopo aver ascoltate le parole dell'altra mamma.
 


Quando alla coppia di neogenitori fu annunciata la gravidanza gemellare, Millie rimase abbastanza diffidente, perché era consapevole che qualcosa poteva andare storto. Ma nononstante fosse preparata, la sua predisposizione mentale non ha potuto salvarla dalla terribile notizia giunta alal 12esima settimana: uno dei nascituri, Skye, soffriva di anencefalia, una condizione incurabile per cui parte del cervello non si sviluppa normalmente. Purtroppo, i bambini nati con tale condizione non vivono più a lungo di un paio di giorni. 
La coppia ha preso la decisione di portare ugualmente a termine la gravidanza, per dare una possibilità alla loro puiccola Callie. Questo ha dato a Millie e Lewis il tempo di fare i conti col fatto che da lì a pochi mesi avrebbero dovuto dire addio a una delle loro figlie. 

A peggiorare le cose, Millie è inaspettatamente entrata in travaglio a sole 30 settimane, costringendo i medici a fare un cesareo d'emergenza. Callie è stata immediatamente portato in terapia intensiva, mentre Skye è rimasta con sua mamma e suo padre per potergli dire addio. Alla famiglia era stata data una camera speciale al Kingston Hospital (l'ospedale del Regno Unito dove sono nate le bambine)  chiamata Daisy Room: è qui che vengono accolte le famiglie che sanno di andare incontro alla morte di un figlio per poterlo accompagnare fino all'ultimo. Millie ha voluto fare anche di più, ha portato la piccola Skye nell'incubatrice della sorella, dove si è incantata a guardarle una accanto all'altra. 
 


Dopo tutta questa sofferenza, il commento della vicina di letto ha rigirato il coltello nella piaga, ma ha anche dato un'idea a Millie e Lewis per evitare un simile disagio a quei genitori che si trovano ad affrontare una situzione così dolorosa. Un semplice simbolo, una farfalla viola attaccata sulla culla e sulla stanza di chi ha perso un bambino, come segno convenzionalmente riconoscibile. Un modo per aiutare le famiglie e per far capire senza l'obbligo di dover raccontare. La coppia ha iniziato immediatamente una raccolta fondi che ha riscosso grande successo: le farfalle viola hanno già iniziato a prendere piede a Kingston e negli ospedali vicini.
 


Ora, se dovesse capitare di vedere una farfalla viola, ci si assicuri di offrire parole gentili e gesti d'amore.  
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Agosto 2016, 17:37
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