Donna uccisa in un parco, l'omicidio risolto
da una netturbina: "Ho fatto come in CSI"

Donna uccisa in un parco, l'omicidio risolto da una netturbina: "Ho fatto come in CSI"
Senza il suo fondamentale apporto, probabilmente la polizia non avrebbe risolto il caso relativo all'omicidio di una 31enne, avvenuto alla fine del mese di febbraio nel parco 'Maria Luisa'. Carmen, una donna di Siviglia, in Spagna, che da 28 anni è dipendente municipale in quanto operatrice ecologica, ha invece fornito agli inquirenti le prove per risolvere un caso che, a causa della troppa fretta, stava per essere archiviato come un suicidio. Lo riporta AndalucesDiario.es.

La ragazza trovata cadavere nel parco, invece, era stata uccisa dopo aver subìto violenze sessuali, anche se accanto al corpo c'era un biglietto di addio, come se effettivamente avesse voluto togliersi la vita. La polizia aveva rinvenuto tutti i reperti e classificato tutte le tracce, poi aveva ordinato a Carmen e ai suoi colleghi di ripulire la scena del crimine. La donna, una grande appassionata della serie tv 'CSI', non capiva però perché gli assorbenti della donna e alcuni fazzoletti sporchi di sangue non venissero considerati come possibili prove. Ed è qui che scatta la geniale intuizione 'forense': «Ho usato una busta di plastica per raccogliere tutto senza contaminazioni, poi ho chiuso il sacchetto con un nodo».

Gli esami tossicologici, in seguito, stabilirono che la donna aveva assunto un cocktail di psicofarmaci prima di morire, ma non fu quella la causa del decesso. Le successive indagini, invece, hanno stabilito che dopo aver tentato il suicidio la donna sia stata vittima della violenza sessuale da parte di un 46enne della zona, che ha approfittato dello stato di incoscienza della giovane. Il parco dove si è consumato il delitto è tristemente noto a Siviglia per essere teatro di prostituzione e voyeurismo, anche in pieno giorno.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Aprile 2016, 21:23
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