Crisi in Venezuela, rivolta a Caracas: 26 morti. Procuratrice generale: arresti irregolari

Crisi in Venezuela, rivolta a Caracas: 26 morti. Scontri e saccheggi
Quella di ieri è stata un'altra notte di scontri violenti e saccheggi in Venezuela, dove la protesta pacifica dell'opposizione - come il sit in nazionale che ha bloccato ieri le principali arterie di traffico del paese - sta degenerando in rivolta sociale, apparentemente fuori dal controllo del governo o delle forze politiche. Altre due persone sono morte l'altro giorno nell'ambito delle proteste contro il presidente Nicolas Maduro.
 

Nella città nord-occidentale di Merida un uomo è morto dopo essere stato colpito da un colpo d'arma da fuoco alla gola, mentre altri sei sono stati gravemente feriti. L'altra vittima a Barinas, dove a perdere la vita per le ferite da arma da fuoco è stato un manifestante di 54 anni. A Caracas, lo stesso copione si è ripetuto dal quartiere di San Martin a quello di San Juan: barricate improvvisate di oppositori che bruciano spazzatura per bloccare le strade, duro intervento della Guardia Nazionale, appoggiata dai gruppi armati pro governativi - i cosiddetti «colectivos» - e tentativi di saccheggio dei negozi della zona.

Anche a Valencia, capitale dello stato di Carabobo e terza città più importante del paese, quattro negozi sono stati saccheggiati durante la notte scorsa, compresa una macelleria dove la polizia ha arrestato quattro persone mentre stavano rubando carne.
I social network sono pieni di immagini e video di strade coperte dalle nuvole di fumo dei copertoni bruciati sulla via e dei gas lacrimogeni, denunce di sparatorie e tentativi di saccheggio e gruppi di civili armati che percorrono in moto le città venezuelane.


La Procuratrice generale del Venezuela, Luisa Ortega Diaz, ha informato oggi che sono 26 le persone morte nel paese dall'inizio dell'ondata di proteste anti-governative, lo scorso 4 aprile, promosse dall'opposizione.Sempre la Procuratrice ha denunciato irregolarità in molti degli arresti effettuati dalle forze di sicurezza durante le proteste antigovernative che si susseguono nel paese dall'inizio di aprile. Diaz ha menzionato il caso di 38 persone arrestate dalla Guardia Nazionale nello stato di Nueva Esparta, che comprende le isole venezuelane al largo del mare Caraibico.

«La legge stabilisce che, quando la persona è stata sorpresa in flagranza di reato, l'arresto deve essere giustificato in un verbale, nel quale il funzionario deve raccontare quanto successo. In questo caso abbiamo trovato una situazione anomala, in quanto la polizia criminale dice non conoscere le circostanze in cui queste persone sono state fermate», ha spiegato. La procuratrice ha raccomandato alle forze dell'ordine di «seguire la procedura prevista» per gli arresti, aggiungendo che «nel caso dei cittadini di cui non si è informato che avessero svolto azioni illegali, il pm ha chiesto misure cautelari o la piena libertà».

Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Aprile 2017, 20:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA