Corea del Nord, Usa non escludono raid: "Ora basta provocazioni"

Corea del Nord, Usa non escludono raid: "Ora basta provocazioni"
L'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, non esclude un raid degli Stati Uniti contro la Corea del Nord, se Pyongyang effettuerà un altro test nucleare. Lo ha detto la diplomatica americana in una serie di interviste. «Non faremo qualcosa a meno che non ce ne dia motivo», ha spiegato, citando ad esempio un attacco ad una base militare americana o l'uso di un missile balistico intercontinentale. Se la Corea del Nord Corea farà il sesto test nucleare, allora «il presidente Donald Trump entrerà in campo e deciderà cosa fare».

L'ambasciatrice americana ha poi lodato il tentativo della Cina di fare pressione sulla Corea del Nord per cessare i test missilistici. Quindi, ha definito il giovane leader Kim Jong-un come instabile e paranoico.
Sull'arresto del cittadino americano a Pyongyang, lo scorso fine settimana, Haley ha affermato che la Corea del Nord usa le detenzioni come «strumento di negoziato» con gli Stati Uniti.


Chiediamo alla Corea del Nord di astenersi da azioni provocatorie e da una retorica destabilizzante». Era stato il nuovo monito arrivato in precedenza dagli Stati Uniti, per bocca del portavoce del Pentagono Gary Ross. Il regime di Pyongyang «deve fare la scelta di rispettare i suoi obblighi internazionali e tornare a partecipare a seri negoziati», ha aggiunto Ross, ribadendo come «il programma nucleare nordcoreano rappresenta una chiara e grave minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti».

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Aprile 2017, 18:09
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