Il compagno le spara alla testa: mamma salva
la figlia di sei mesi facendola scivolare nel water
di Federica Macagnone
L'ultimo gesto di Jessica, prima di accasciarsi, è stato quello di mettere al riparo la sua piccola nel water: l'ha coperta con la tavoletta e si ci è accasciata sopra nell'ultimo istinto di protezione verso quella vita che meritava di crescere, verso quella piccola che meritava di sapere chi fosse sua madre.
Jessica e Antoine facevano coppia da qualche tempo. Lei, alta, bionda, bella come il sole. Lui, ex marine di stanza in Iraq, un matrimonio alle spalle, due figlie di 9 e 10 anni avuti da Tamaira Chesley e un passato che lo tormentava. Un anno fa l'idea di mettere su famiglia e l'arrivo della piccola. Jessica era raggiante, i due sembravano felici. Ma in Antoine c'era qualcosa che non andava: la depressione lo stava corrodendo e aveva iniziato a bere.
Era ubriaco pure la notte in cui ha deciso di distruggere tutto ciò che stava costruendo sterminando la sua famiglia. I due, con la bambina, stavano tornando da una cena quando in macchina è scoppiato un alterco: una violenza verbale che in breve tempo si è trasformata in violenza fisica. Una volta a casa Antoine, in preda a una furia assassina, ha preso una mazza da baseball e ha iniziato a colpire Jessica. La donna, una volta riuscita a fuggire dall'ennesimo colpo sferratole dal compagno, ha preso in braccio la piccola e si è rifugiata nel bagno al piano superiore della casa mentre l'uomo alle spalle continuava a colpire lei e la figlia. L'uomo, furioso, a quel punto ha imbracciato il suo fucile, ha sfondato la porta e ha sparato contro la compagna: un colpo solo alla testa, un colpo di precisione che da ex marine sapeva non le avrebbe lasciato scampo.
L'ultimo pensiero, l'ultimo gesto di Jessica è stato per Colbie: prima di esalare l'ultimo respiro la donna l’ha fatta cadere dentro il water, ha tirato giù la tavoletta e ci si è accasciata sopra per proteggerla.
Quando la polizia, chiamata dai vicini, è arrivata davanti alla casa dell'omicidio, l'uomo era barricato dentro. Solo dopo 12 ore di stallo gli agenti hanno fatto irruzione: l'uomo aveva rivolto l'arma verso se stesso e si era ucciso, Jessica era riversa in bagno, morta, e Colbie era nel water. La piccola, che soffriva di ipotermia, è stata portata d'urgenza in ospedale: lì hanno scoperto che aveva anche un trauma cranico provocato o dalla caduta o dalla mazza da baseball. Ora è in custodia alla Divisione per la famiglia e i bambini.
«Non sappiamo ancora come sia riuscita a torcere il corpo e a cadere in direzione totalmente opposta rispetto alla dinamica dell'incidente - ha dichiarato un portavoce della polizia – ci doveva essere una grandissima forza di volontà nel voler salvare la figlia». I parenti di Jessica, oppressi dal dolore, trovano consolazione nella piccola Colbie e nell'ultimo coraggioso gesto della donna. «Mia figlia è un eroina, sono orgogliosa di lei – ha dichiarato Theresa Ionniello, la madre della vittima – ha dato il suo ultimo respiro per salvare la sua bambina».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Settembre 2014, 09:49