Migranti, le drammatiche foto a Calais:
nascosti sotto i tir per passare il confine

Migranti, le drammatiche foto a Calais: nascosti sotto i tir per passare la Manica e andare in Inghilterra
CALAIS - Immagini forti, drammatiche quelle che arrivano da Calais, nel nord della Francia.



I migranti cercano di attraversare il confine per arrivare in Gran Bretagna e per farlo salgono sui tir che transitano per la frontiera.



Uomini che aprono i portelloni dei camion e, addirittura, ranicchiati sotto il tir, per sfuggire ai controlli. Anche a Calais, come a Ventimiglia, arrivano centinaia di profughi tutti i giorni: provengono da Africa e Medio Oriente. Una situazione che sta diventando davvero insostenibile.



LO SFOGO DI CAMERON Mettere fine al reciproco scambio di accuse tra Francia e Inghilterra e lavorare da vicino con le autorità francesi garantendo, se necessario, un impegno maggiore nell'affrontare l'emergenza a Calais.



Sono queste le risposte che il premier inglese David Cameron ha fornito oggi sulla crisi dei migranti a Calais, durante l'audizione alla Camera dei Comuni. Solo così, ha sottolineato il primo ministro, si potranno evitare le scene «del tutto inaccettabili» che si sono viste sulla sponda francese del canale della Manica, dove centinaia di migranti ieri hanno tentato di approfittare dello sciopero dei lavoratori portuali francesi per nascondersi a bordo dei camion in fila e raggiungere così le coste del Regno Unito. Una soluzione, quella prospettata da Cameron, che richiede innanzitutto una cooperazione più intensa con le autorità d'oltremanica, per combattere la bande di trafficanti di esseri umani del Nordafrica.



«Non ha senso che da entrambi i lati si cerchi di puntare il dito l'uno contro l'altro. Si tratta di una forte partnership che Francia e Inghilterra hanno già in atto da tempo e che va mantenuta», ha dichiarato Cameron. Che ha promesso anche, qualora ve ne sia bisogno, più assistenza agli agenti francesi, unità cinofile e più personale sul campo a Calais così come sulla sponda inglese, a Dover, approdo dei migranti che attraversano la Manica.



Un impegno che è stato rimarcato anche dall'ambasciatore britannico a Parigi, Peter Ricketts, che alla stampa francese ha parlato di «15 milioni di euro stanziati da Londra, per migliorare la sicurezza e le attività nel porto, installando barriere» in grado di contenere i movimenti dei migranti.



Contro la gestione dell'emergenza da parte delle autorità britanniche, si era pronunciata, ieri, anche il primo cittadino di Calais, Natacha Bouchart. La Gran Bretagna, aveva dichiarato il sindaco a Radio France, «non ha sborsato neanche un centesimo» per assistere le autorità francesi a Calais e alleggerire la tensione, causata dal sempre più alto numero di migranti che si sono accampati attorno alla cittadina con la speranza di raggiungere presto la sponda inglese del Canale della Manica.



TORNA LA NORMALITA' Si avvia verso la normalità la situazione a Calais, dove ieri centinaia di migranti hanno approfittato dello sciopero dei dipendenti portuali francesi per tentare di nascondersi tra i tir in coda per l'Eurotunnel e i traghetti e raggiungere così la Gran Bretagna. La compagnia ferroviaria Eurostar ha fatto sapere che il servizio di treni da Londra a Calais è ripreso con regolarità, dopo che ieri i manifestanti avevano appiccato il fuoco lungo i binari e costretto la compagnia a sopprimere diverse corse. Di nuovo regolare anche il traffico dei traghetti. E parla di ritorno alla normalità anche la società Eurotunnel, che gestisce il traffico sotto il Canale della Manica e si occupa dei treni per il trasporto delle vetture: il servizio «funziona regolarmente» hanno fatto sapere i vertici.



Mentre il portavoce della società, John Keefe, ha assicurato che le perquisizioni sui mezzi imbarcati procedono con attenzione. Intanto, il ministro britannico dell'Immigrazione, James Brokenshire, ha rimarcato che quella a Calais è una situazione «incredibilmente incresciosa» ma che il rispetto della legge nei luoghi a ridosso del porto è «responsabilità delle autorità francesi». Attorno a Calais si calcola che siano 3mila i migranti che vivono in campi improvvisati in attesa di attraversare la Manica. Sulla questione è intervenuto anche il primo ministro David Cameron che ha rassicurato, via Twitter, di «aver incontrato il ministro degli Interni e quello dei Trasporti per rimarcare il fatto che la Gran Bretagna continuerà a dedicare attenzione all'emergenza di Calais».



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LA DISPERAZIONESaltano sui tir o si nascondono sotto: le drammatiche immagini dei #migranti che cercano di passare il confine http://goo.gl/cTEHVkSegui Leggo - Il sito ufficiale (y)

Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 24 giugno 2015

Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Giugno 2015, 10:09
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