'Baci da Sarajevo', la campagna di raccolta fondi
per gli orfani bosniaci del post guerra -Foto

'Baci da Sarajevo', la campagna di raccolta fondi per gli orfani bosniaci del post guerra

di Bianca Francavilla
SARAJEVO - ​Sono trascorsi vent'anni dalla guerra in Bosnia e nessuno sembra più ricordarsene.

Eppure, ci sono più di 100mila bambini che sono talmente poveri da non potersi permettere nemmeno le cure mediche essenziali. Non vanno a scuola, vivono negli orfanotrofi, chiedono l'elemosina per strada e rischiano ogni giorno la vita. Ora che i riflettori della stampa sul territorio si sono spenti, si accendono quelli della campagna di raccolta fondi “Baci da Sarajevo” di SOS Villaggi dei Bambini Italia a cui si può contribuire dal 22 novembre al 5 dicembre.



Contribuendo con un euro tramite sms o due euro chiamando da rete fissa, migliaia di bambini e di famiglie in gravi condizioni economiche e sociali seguiti dal Villaggio SOS di Sarajevo potranno salvarsi. È proprio in questo posto, infatti, che si sono rifugiati vent'anni fa i bambini rimasti senza mamma e papà e che è diventato per loro una vera e propria famiglia.



«Vediamo sempre cosa accade nel momento in cui scoppia il conflitto, ma quello che rimane dopo? - spiega La Pina, testimonial del progetto, che ha visitato il Villaggio SOS di Sarajevo ed è stata al fianco dei bambini mentre disegnavano piccoli capolavori che saranno su un'edizione limitata di Baci Perugina dedicata al Natale -. Una città che mi ha spezzato il cuore. È come se avessero smesso di sparare ieri. Sono passati anni ma per terra ci sono ancora i buchi delle granate, i palazzi massacrati dai cecchini. C’è voglia di rinascere ma tanta sofferenza, violenza, povertà. Il Villaggio SOS è un'oasi di pace in questa terra. I bambini stanno bene, sono protetti, studiano e possono immaginare un futuro. È un miracolo e dobbiamo fare in modo che continui!».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Novembre 2015, 14:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA