Dall'Argentina alla Spagna, 10mila km
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Dall'Argentina alla Spagna, 10mila km per un amore nato su 'Pc Calcio'

di Enrico Chillè
Ci sono parecchi aspetti del calcio che sfuggono decisamente alla razionalità. Non è solo questione di passione e di fede incrollabile: il pallone non è una scienza esatta, e il trionfo del sorprendente Leicester di Ranieri ne è un esempio perfetto. Figuriamoci, quindi, se ci sia qualcosa di razionale in una vera e propria malattia che ha colpito molti appassionati di calcio: i videogame manageriali.

Oggi, a farla da padrone, è la saga di Football Manager, che a sua volta ha raccolto la pesante eredità della serie Championship Manager. Venti anni fa, però, il videogame manageriale di calcio più in voga al mondo non veniva realizzato dagli inglesi di Sports Interactive, bensì dagli spagnoli di Dinamic Multimedia. Stiamo parlando, ovviamente, del mitico Pc Calcio. Il gioco, creato in lingua spagnola, ebbe un tale successo da essere tradotto in diverse lingue tra cui l'italiano e la sua versione base spopolò anche nei paesi sudamericani dove si parla il castellano.

 
 



Chiedetelo, ad esempio, al 37enne argentino Hernan Montoro, che vent'anni fa era un adolescente decisamente appassionato del videogame e aveva scelto il Leganés, modesta squadra madrilena della serie cadetta spagnola, per tentare la scalata virtuale ai più grandi palcoscenici. Da quel momento Hernan, grande tifoso del Boca Juniors, iniziò a tifare appassionatamente anche il Leganés, e due anni fa riuscì a conciliare gli impegni lavorativi con due appuntamenti imperdibili: i Mondiali in Brasile e i playoff promozione del Leganés, salito dalla terza alla seconda serie del calcio spagnolo. Lo riporta As.com.

Oggi, dopo due anni, il Leganés è pienamente in corsa per raggiungere la prima, storica promozione in Liga. Per questo motivo Hernan è pronto a ripetere il viaggio compiuto due anni fa, percorrendo gli oltre 10 mila chilometri che separano Buenos Aires dalla cittadina nei pressi di Madrid. «Quando le persone di Leganés hanno saputo della mia passione, sono venuti tutti a salutarmi e questa volta pare ci sarà una festa in mio onore con un club di tifosi» - ha spiegato l'uomo, che assisterà agli ultimi incontri di campionato decisivi per la promozione - «E pensare che qui, prima di me, gli argentini non erano visti bene: il presidente Daniel Grinbank, all'inizio degli anni 2000, fece retrocedere la squadra in terza serie e lasciò il club sommerso dai debiti».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Maggio 2016, 21:05
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