In base alle osservazioni delle ultime immagini da satellite la Nasa sostiene che l'attuale El Nino «non mostra alcun segno di indebolimento» e mostra «una sconcertante somiglianza» alla situazione del dicembre 1997, e quindi «la firma riconoscibile di un grosso e potente El Nino». "El Nino" visto dallo spazio sarebbe così un "gemello" di quello che nel 1998 provocò fenomeni meteorologici estremi come la "Grande tempesta di ghiaccio" su New York e tutto il Nord Est degli Stati Uniti e, nell'estate del '98, la violenta ondata di caldo in Europa.
Le immagini catturate quest'anno dal satellite Jason-2, rivelano che El Nino in arrivo continua a "crescere" e mostra molte analogie con quello record di 18 anni fa.
Il sito della Nasa mette a confronto le immagini del fenomeno climatico ciclico rilevate quest'anno dal satellite Jason-2 con quelle inviate a Terra nel 1997 dal satellite Topex/Poseidon. Quello che emerge è una situazione molto simile. L'unica differenza è nel fatto che nel 1997 il calore della superficie dell'oceano era più intenso, mentre nel 2015 il calore è meno intenso ma più esteso. Oltre alle forti analogie con quanto osservato durante l'inverno a cavallo tra il 1997 e il 1998, i dati dei satelliti indicano che il fenomeno non accenna a diminuire. Dovuto al surriscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico e capace di stravolgere il clima mondiale, il fenomeno climatico ha già iniziato a far sentire i suoi effetti nelle regioni del Pacifico, con una riduzione delle piogge in Indonesia, alluvioni in America Latina e ondate di caldo in Australia e Africa meridionale. Sebbene sia molto difficile valutare l'evoluzione e l'impatto che El Nino potrà avere quest'anno, si affacciano i timori che possano appunto ripetersi i fenomeni estremi del 1998.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Dicembre 2015, 22:10