La dirigente pubblica ha diritto all'auto blu
ma spende 40mila euro di taxi in un anno

La dirigente pubblica ha diritto all'auto blu ma spende 40mila euro di taxi in un anno
PARIGI - Polemiche in Francia dopo che la presidente dell’Istituto nazionale audiovisivi Agnès Saal è stata accusata di aver speso 40.910 euro in taxi nonostante abbia diritto all’auto blu.

Alla vigilia del consiglio di amministrazione del 23 aprile, i dirigenti dell’organismo pubblico francese hanno ricevuto una lettera anonima che denunciava le abitudini e gli spostamenti della Saal dal maggio 2014. Si parla di spese da 40 mila 915 euro in soli 10 mesi, ossia 135 euro al giorno.



Il caso ha suscitato indignazione da parte dell'opinione pubblica, la Saal ha rassegnato le sue dimissioni, ma si è giustificata così: "In quanto presidente dell’INA, ho una vettura di servizio con autista. Ma non posso farlo lavorare 12-15 ore al giorno né il sabato e la domenica, quindi uso un abbonamento ai taxi G7 (una delle società di taxi di Parigi, ndr), perché non ho la patente".

Di questi 40mila euro 6.700, inoltre, sarebbero stati spesi dal figlio. "Ho fatto lo sbaglio di comunicargli il codice dell’abbonamento - ammette Saal -, ammetto la mia responsabilità e aggiungo che ho immediatamente rimborsato quei soldi".



Agnès Saal l’anno scorso ha preso il posto di Mathieu Gallet, anch'egli finito al centro dello scandalo per 69.000 euro spesi nell’arredo in palissandro di Rio del suo nuovo ufficio di presidente di Radio France.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2015, 17:08
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