Referendum, il Financial Times: se vince il no otto banche a rischio fallimento

Il Financial Times: "Se vince il no otto banche a rischio fallimento"
Se vincerà il no al referendum del 4 dicembre, «fino a otto banche italiane in difficoltà saranno a rischio fallimento», in quanto l'incertezza sui mercati allontanerà eventuali investitori per ricapitalizzarle. Lo scrive il Financial Times online citando fonti ufficiali e bancarie di alto livello.

Secondo il quotidiano della City, le banche a rischio sono otto: il Monte dei Paschi di Siena, la terza banca italiana per asset; tre banche di medie dimensioni (Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Carige), quattro piccole banche salvate l'anno scorso: Banca Etruria, CariChieti, Banca delle Marche e Cariferrara.

Secondo le fonti del Ft, lo scenario da incubo sarebbe il seguente: fallisce il salvataggio di Montepaschi, e crolla la
fiducia in generale «mettendo in pericolo una soluzione di mercato per le banche in difficoltà» italiane, soprattutto se il
premier Matteo Renzi si dimetterà. Un altro dei timori è che le eventuali difficoltà delle otto banche possano «minacciare l'aumento di capitale di 13 miliardi di euro di Unicredit, la prima banca italiana per asset e la sua unica istituzione finanziaria di rilievo, in calendario all'inizio del 2017».

«Il nocciolo della questione è se Siena viene risolta o meno - spiega una fonte di alto livello -. Con Siena risolta non sono preoccupato. Con Siena irrisolta, sono preoccupato».

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Novembre 2016, 14:12
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