Lavorare anche senza diritti, il 65% dei giovani è disposto a tutto

Lavorare anche senza diritti, il 65% dei giovani è disposto a tutto
Pronti a rinunciare a diritti regolari pur di avere un posto di lavoro. Questo è quanto emerso sono disposti a fare il 65% dei giovani romani pur di avere un impiego. Tutto ciò perché per i nati negli anni '90, e ancora di più per i millenials (i nati dopo il 2000), la crisi è lo scenario nel quale sono cresciuti e la precarietà lavorativa non è solo un argomento di discussione ma un'esperienza concreta. 

Sono questi i risultati della ricerca «Avere 20 anni, pensare al futuro» condotta da Acli di Roma e provincia e Cisl di Roma Capitale e Rieti in collaborazione con l'Iref e presentati oggi presso l'Aula magna del Rettorato della Sapienza Università di Roma durante il convegno «Lavoro per i giovani: priorità delle famiglie, futuro per il Paese». L'iniziativa è stata realizzata in sinergia con il Centro per la Pastorale Familiare del Vicariato di Roma nell'ambito della «Settimana della Famiglia» del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio. Fa anche parte della II edizione della «Ottobrata Solidale» promossa dal Sistema Acli Roma.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Ottobre 2016, 11:20
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