Grecia, Atene presenta piano per cercare l'intesa con l'Europa. La Germania frena: nessun accordo

Grecia, Atene presenta piano per cercare l'intesa con l'Europa. La Germania frena: nessun accordo
Attendendo l'Eurogruppo di domani, quando dovrà confrontarsi con l'Ue con l'obiettivo di giungere a un accordo, il nuovo governo greco di Alexis Tsipras sta preparando un pacchetto di proposte da presentare. Tanto che il nuovo premier, in serata, ha chiesto un aappuntamento telefonico al presidente della Commissione Ue Juncker.



L'annuncio della telefonata giunge mentre ad Atene il Governo ellenico sta finalizzando il programma di riforme alternativo al piano d'aiuti internazionale che è in vigore dal 2010, che dovrebbe sancire la fine dell'austerità e che Atene spera di far accettare a Bruxelles. I dettagli del piano cominciano a filtrare e secondo fonti del ministero delle Finanze della Grecia, il piano «non ha nulla di radicale», ma si basa sulla «logica».



I greci vorrebbero presentare ai partner europei un piano di riforme e riduzione del debito che entrerebbe in vigore il primo settembre, preceduto da un accordo-ponte o da aiuti finanziari d'urgenza per permettere ad Atene di fare fronte ai suoi debiti. La Grecia accetterebbe di rispettare circa il 70% degli impegni di riforma già presi con i creditori, mentre il restante 30% verrebbe sostituito da una serie di riforme che verrebbero elaborate in collaborazione con l'Ocse. In effetti il segretario generale del'Ocse, Angel Gurria, sarà ricevuto da Tsipras domani. Il 30% del "vecchio" piano di riforma di cui Atene vuole sbarazzarsi è fatto di «misure tossiche», si spiega al ministero delle Finanze e verrebbe rimpiazzato da 10 iniziative su «cose di cui non si è mai parlato, tagliate su misura per la Grecia».



Il Governo ellenico intende inoltre ricorrere all'ingegneria finanziaria per alleggerire il debito che è pari al 180% del Pil. Atene vuole ridurre all'1,5% il surplus primario da realizzare ogni anno contro il 3% previsto quest'anno e vuole anche prendere le misure per contrastare la «crisi umanitaria» che colpisce le categorie più povere della popolazione. Per liberarsi del piano di austerità imposto dalla Troika, Atene è pronta a rinunciare ai 7,2 miliardi di aiuti previsti per fine febbraio, ma chiede di recuperare gli 1,9 miliardi di utili che la Bce ha ottenuto con le obbligazioni greche.



La Grecia chiede anche che la Bce aumenti di 8 miliardi di euro la capacità di emissione di titoli pubblici del Paese e di poter utilizzare gli 11 miliardi di euro del Fondo ellenico di stabilità finanziaria.
Alla vigilia del vertice europeo straordinario sulla Grecia, in cui Atene presenterà ufficialmente le sue proposte, il nuovo Governo ellenico si appresta intanto a passare l'esame del Parlamento. Il voto di fiducia sul programma generale è previsto a mezzanotte.




Schaeuble: «Concedere 6 mesi alla Grecia è un errore». Il piano di «concedere 6 mesi alla Grecia è un errore». Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble al G20 di Istanbul, riferendosi all'ipotesi greca di un programma-ponte fino ad agosto, secondo quanto riferisce Bloomberg.



Schaeuble ha sottolineato che «l'eurozona non ha mai imposto un programma» di salvataggio «ad Atene» e che «nessuno al di fuori dalla Grecia può essere ritenuto responsabile per i problemi del Paese» ellenico. «Non avremo un nuovo programma domani», ha ribadito, spegnendo le speranze che all'Eurogruppo domani la Grecia e i ministri delle Finanze dell'Eurozona si accordino in tutta fretta per un nuovo programma di assistenza finanziaria in grado di normalizzare la situazione di Atene.



La Borsa greca vola. La Borsa di Atene chiude con l'Athens General a 826,31 punti (+7,98%) dopo le indiscrezioni sulla possibilità che si arrivi a un accordo sul debito sul debito greco tra la commissione europea e il Governo di Alexis Tsipras.



Visco: «Grecia fuori dall'euro? Non esiste». L'ipotesi di una "Grexit", un'uscita della Grecia dall'euro, è «una domanda che non è nemmeno il caso di porre». Lo dice il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, chiedendosi ironicamente «come fa?» un paese a uscire dall'euro.«Stanno lavorando tutti per un'ipotesi diversa», dice Visco in conferenza stampa al termine del G20.



L'andamento dei mercati, con lo spread sotto i 130 punti base, sta a testimoniare che il rischio di contagio per l'Italia «è molto più basso» rispetto al 2011-2012. Lo dice il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, spiegando che «le misure prese dall'Europa hanno convinto i mercati che l'Unione monetaria non è solo un sistema di cambi fissi ma una vera unione».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Febbraio 2015, 10:10