Più soldi in busta paga a 3 milioni di dipendenti
pubblici, la beffa: ecco quanto avranno

Statali, più soldi in busta paga. La beffa: ecco quanto avranno
ROMA - Da circa sette anni tre milioni di impiegati statali aspettano un aumento dello stipendio. Anche loro, i lavoratori che nell'immaginario collettivo sono "nullafacenti" con il "posto fisso", avrebbero diritto a un tavolo di discussione per il rinnovo del contratto. 

Secondo i dati Istat di marzo sono 46 i contratti in attesa di rinnovo per 7,8 milioni di dipendenti, 15 scaduti a causa del blocco della contrattazione, mentre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 60,5% rispetto al 49% nel settore privato.
I risparmi nella Pubblica Amministrazione sono aumentati (8,7 miliardi di euro) a fronte di una crescita della spesa di 27 miliardi negli ultimi dieci anni. Questo perché i governi hanno fatto una spending review riducendo assunzioni, congelando contratti e carriere e anche limitando il salario accessorio.

LA SENTENZA COSTITUZIONALE I mancati rinnovi contrattuali rientravano nell'ottica dell'austerity, ma secondo la Cisl la strategia è stata fallimentare e c'è anche una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici. La sentenza 178/2015, tuttavia, non è retroattiva e quindi non va a sindacare l'operato dei governi precedenti in materia di conti pubblici.
La sentenza obbliga a rivedere la questione anche se le risorse per avviare le trattative messe nella legge di Stabilità sono pari a circa 300 milioni di euro, ma dividendo il gruzzolo per tutti quelli che dovrebbero avere un aumento la cifra che spetta a ognuno è di circa 8 euro lordi al mese, sei netti. E l’incremento spetterebbe solo ai redditi più bassi. 

IL CONTO DELLA CRISI Il personale della scuola, della sanità, delle forze armate e di polizia e degli altri enti pubblici statali e locali ha pagato più di tutti il conto della crisi perdendo 600 euro nella busta paga per ciascun anno. Chi non è stato toccato sono invece i magistrati. Le forze armate quelle che ci hanno rimesso di più: nel 2011 guadagnavano mediamente 39.667 euro, nel 2014 sono scesi a 38.236 euro, ovvero 1.431 euro in meno, pari al -3,60 per cento. Circa quattrocento euro in meno anche per i dipendenti della sanità, passati dai 38.918 ai 38.573 euro all’anno.
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Maggio 2016, 11:32
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