Def, obiettivo Pil a +1% ma la manovra
raccoglie un coro di no

Def, obiettivo Pil a +1% ma la manovra raccoglie un coro di no

di Valeria Arnaldi
La legge di Bilancio, secondo quanto annunciato da Matteo Renzi, «sarà pronta verso la fine della settimana prossima», ma, intanto, le audizioni con Bankitalia, sul documento di Economia e Finanza presentato la scorsa settimana dal Governo, mostrano una situazione ancora molto complessa e soprattutto complicata. «Nello scenario programmatico per il 2017 - afferma il vicedirettore generale di Bankitalia Luigi Federico Signorini - la dinamica del prodotto è significativamente maggiore di quella tendenziale. L'obiettivo è ambizioso». Le previsioni del governo fissano un Pil programmatico a +1% nel 2017 a fronte di un +0,6% tendenziale.

«Per conseguire il risultato - prosegue - la prossima legge di bilancio dovrà essere definita con molta cura». In particolare, occorrerà procedere con sempre maggiore determinazione sulla via della spending review per tenere i conti pubblici sotto controllo, «senza contare soltanto sul livello oggi eccezionalmente basso dei tassi di interesse e senza comprimere gli investimenti, il cui rilancio è invece necessario per la crescita». E ciò vale sia per gli investimenti pubblici che per i privati. «Gli effetti recessivi delle necessarie coperture finanziarie» per la manovra «potranno essere contenuti se si riusciranno a individuare sprechi da eliminare e a contenere costi di funzionamento dell'Amministrazione Pubblica».

Fredda pure l'accoglienza della Corte dei Conti, secondo cui il Def «si presenta nel suo insieme equilibrato, anche se non privo di elementi di fragilità». Secondo l'Ufficio parlamentare di Bilancio, è incerta la possibilità del via libera dall'Europa. Intanto, secondo le rilevazioni del Mef, il fabbisogno statale cala di circa 4 miliardi nei primi tre trimestri dell'anno. Migliora il rapporto tra deficit e Pil che, nel secondo trimestre 2016, per l'Istat, ha toccato il livello più basso dal secondo trimestre 2007. Aumenta di 1,1% il potere d'acquisto delle famiglie.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Ottobre 2016, 08:17
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