Vincenzo Salemme, come ridere di noi: perché la vita è una festa esagerata!

Vincenzo Salemme, come ridere di noi: perché la vita è una festa esagerata!

di Alessandra De Tommasi
Vincenzo Salemme torna a teatro con la commedia Una festa esagerata…!, che ha scritto, diretto e interpretato e che il 22 marzo arriverà anche nelle sale come film omonimo. Il marchio di fabbrica è lo stesso, una comicità schietta e per alcuni versi amara, che riflette sulla quotidianità con sguardo ironico. Tutto parte, come sempre, dalle bizzarrie e dalle contraddizioni dell’animo umano.
Lei fa ridere il pubblico. Cosa fa ridere, invece, Salemme? 
«Mi fa ridere l’imbarazzo di chi combina qualcosa e si rende conto solo dopo di aver fatto una gaffe»
C’è qualcosa, invece, su cui non è disposto a scherzare? 
«No, mi piace scherzare su tutto»
Qualcosa che la fa davvero arrabbiare?
«Le prepotenze stupidi e inutili, a partire da quelle degli automobilisti. E comunque mi arrabbio soprattutto con me stesso quando mi concedo qualcosa che non dovrei, per convenienza o comodità. Invece dovremmo sempre seguire istinto e ragione che ci guidano in maniera onesta»
Ricorda la prima commedia che ha visto da piccolo? 
«Mai stato a teatro da piccolo, all’epoca lo si vedeva in tv e mi piaceva molto. Poi ci sono andato in maniera indipendente prima dei 17 anni, sono partito da Napoli per vedere all’Eliseo di Roma Edoardo De Filippo in Natale in casa Cupiello. Ecco, quello spettacolo mi ha colpito molto, ma non saprei dire se mi “ha cambiato la vita”. Secondo me la vita procede per conto suo anche se noi crediamo di poterla controllare»
Differenze tra il film e lo spettacolo?
«Il film racconta la stessa storia dello spettacolo, ma con un cast completamente diverso e varie sorprese. Rispetto alle pellicole precedenti, mi sento più maturo e vecchio, »
Come nasce, invece,penso di aver fatto un lavoro più consapevole lo spettacolo teatrale?
«Dal tentativo di una strada diversa da quella della commedia di stampo più classico. Ho usato i miei testi come canovacci all’interno dei quali “scorrazzazzare” libe-ramente, un tentativo per avvicinare i più giovani al teatro, il tentativo di farli sentire a proprio agio in una realtà che troppo spesso credono superata, vecchia e polverosa»
Ha puntato su una leggerezza che rasenta la farsa
«Sì, ma anche una commedia abbastanza crudele verso noi stessi, verso i nostri cedimenti morali. Temo che l’umanità ondeggi da sempre in un’altalena di miseria e nobiltà, ma in fondo siamo di passaggio e un po’ di sana autoironia ci può aiutare a vivere meglio»

Vincenzo Salemme in Una festa esagerata ...!,al teatro Sistina, fino al 28/01, mar-sab ore 21, dom ore 17, bigl. 27,50-44 euro, 064200711 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Gennaio 2018, 14:07
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