Rubati i premi speciali per gli attori di Perfetti sconosciuti: i carabinieri riescono recuperarli

Rubati i premi speciali per gli attori di Perfetti sconosciuti: i carabinieri riescono recuperarli

di Davide Manlio Ruffolo

Girava con 5 chiavi d’oro su cui erano incisi i nomi dei protagonisti del film “Perfetti sconosciuti”, pur non avendo preso parte alla pellicola, ma viene fermato e arrestato dopo un rocambolesco inseguimento. L’uomo, un 20enne marocchino, è finito così in un aula di tribunale dove, accusato dal pubblico ministero Gianluca Mazzei, è stato condannato per lesioni e resistenza a 10 mesi di reclusione e, contestualmente, è stato destinatario di un nulla osta per l’espulsione dal Paese. Tutto è accaduto domenica quando il giovane, alla guida di un motorino, vedeva in lontananza un posto di blocco.
Forse intimorito dalla visione degli agenti della stazione di polizia di Tor Pignattara, decideva di tentare la sorte e sperare di non venir fermato. Ma qualcosa, nel procedere incerto della due ruote, insospettiva gli esponenti delle forze dell’ordine che decidevano di intimare l’alt. Il 20enne, tutt’altro che pronto a fermarsi, decideva così di accelerare per sottrarsi al controllo. Iniziava così un folle e disperato tentativo di dileguarsi, anche invadendo la corsia opposta e procedendo contromano, con i poliziotti che si lanciavano all’inseguimento. Raggiunto il fuggiasco, gli agenti riuscivano a fermare la sua due ruote ma l’uomo, ancora una volta, tentava una fuga a piedi venendo placcato in pochi minuti.
Nonostante la situazione disperata, l’uomo cercava di divincolarsi e avrebbe colpito gli agenti con calci e pugni prima di venire definitivamente arrestato. Sottoposto a perquisizione, tra lo stupore degli agenti, dal suo zainetto spuntavano le 5 chiavi d’oro (un premio di Agis) con incisi i nomi degli attori che hanno preso parte al film. Oggetti che il 20enne, secondo quanto dichiarato, avrebbe trovato fortunosamente in terra. Una tesi a cui il giudice, però, non ha creduto e oltre alla condanna ha sia disposto la restituzione del maltolto al legittimo proprietario, l’Agis, che l’invio degli atti in procura per valutare l’accusa di furto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Novembre 2017, 23:00
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