Quest’anno il regalo di Natale a 300 famiglie romane è già arrivato. Prefettura e sindacato Ugl sono infatti i benefattori che hanno evitato un mesto periodo di fine anno ai 300 lavoratori che, ogni giorno, puliscono e sanificano bus, treni e stazioni della metro A e B per conto di Atac.
La storia fa parte di quelle vicende “ad alto tasso di burocrazia” che troppo spesso non arrivano mai agli onori della ribalta: eppure accadono, anzi rischiano di avere gravi ripercussioni.
Cos’è accaduto nel silenzio più totale? Che le aziende incaricate di pulire i principali mezzi di trasporto pubblico della Capitale si sono improvvisamente ritirate dall’appalto. «Problemi di gestione commissariale - chiarisce Mauro Piconi (foto), segretario Roma e Lazio della Ugl Igiene Ambientale -. Sta di fatto che, il 30 novembre, 300 lavoratori sono rimasti sospesi: senza lavoro sia dall’appaltatore precedente che dalle nuove aziende chiamate da Atac, impossibilitate a subentrare». Risultato: niente stipendi e mobilitazione pronta a scattare con stazioni metro e bus a rischio di trasformazione in discarica.
L’Ugl si allarma, la Prefettura interviene con autorità. «Ringrazio dottoressa Grazia Paciullo e dovrebbero farlo anche i lavoratori».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Dicembre 2021, 08:00
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