Per lo più anziani i primi manifestanti in piazza. Li portano con i pullman i sindacati. Impermeabili verdi per i pensionati Cisl, blu per quelli Uil, rossi per quelli Cgil. Slogan così: "Via via la xe-no-fo-bia!" Fischietti, bandiere rosse, barbe marciste, occhialetti gramsciani. Poca verve, si vive il rito dell'antifascismo come un dovere identitario e morale più che come una vera affermazione di forza. E più che di antifascismi si parla di reumatismi, mentre il corteo che partendo. "Ho un dolore tutto qui...", dice un anziano, toccandosi il femore. Altri lamentano la cervicale. E che pioggia!
Pd e Leu nel corteo stanno a debita distanza, in spezzoni lontani tra loro per non farli litigare. Prevale di gran lunga la Cgil. Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni arriva in piazza del Popolo mentre confluisce il corteo "Mai più fascismi mai più razzismi". «Un bellissimo messaggio, un messaggio costituzionale. Anche in una giornata un po' piovosa l'impegno di tante persone da tante parti d'Italia credo rassicuri», ha detto il premier secondo cui «c'è bisogno di sicurezza e legalità». «È un corteo molto importante - ha aggiunto - è importante essere qui. C'è grande bisogno di rassicurare».
In piazza anche Renzi: i due si incrociano e si abbracciano. «È bello essere in tanti qui - dice il segretario dem - è bello che ci sia il premier e tutto il Pd. È un giorno da questo punto di vista importate, il Pd c'è con tutte le sue rappresentazioni».
Bisogna, aggiunge, «combattere tutti insieme contro una cultura» della violenza. Tra i presenti anche la ministra Marianna Madia.
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Febbraio 2018, 09:15
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