Roma, anagrafe e stato civile nel caos: «Sistemi informatici bloccati, certificati da scrivere a mano». Scatta la protesta

Roma, anagrafe e stato civile nel caos: «Sistemi informatici bloccati, certificati da scrivere a mano». Scatta la protesta

di Redazione web

Al comune di Roma è caos negli anagrafici, per via di un blocco dei sistemi informatici che ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale degli uffici di anagrafe e di stato civile. Una decisione presa durante l'assemblea dei sindacati Usb e Sgb, per via di un vero e proprio terremoto negli uffici, tra certificati impossibili da scaricare e atti urgenti da scrivere interamente a mano.

La nota dei sindacati

Secondo quanto affermano in una nota Alessandro Carli di Usb e Maria Regina Silvia Garau di Sgb, «la situazione degli uffici risulta paradossale per il recente blocco dei sistemi informatici che perdura da prima di Pasqua e che ancora non sembra aver trovato una soluzione definitiva». «Il personale è costretto alla stesura di alcuni atti a mano e a convivere con difficoltà organizzative tali da costringere i lavoratori ad operare in assenza di direttive precise, privi di una specifica e qualificata formazione, in condizioni di sicurezza spesso messe a repentaglio dall'aggressività di taluni cittadini provati dalle inadempienze e dai ritardi di Roma Capitale riguardo i più elementari diritti sanciti dalle leggi come residenza, stato civile, matrimoni».

I sindacati puntano il dito anche contro il sistema informatico Sipo, il sistema informatico (che ha sostituito il vecchio Aggior): secondo Carli e Garau il sistema «risulta inadeguato rispetto alle esigenze lavorative del personale». Per i due sindacalisti «venendo meno il rispetto dei termini di legge previsti in talune delle procedure, potrebbe sfociare in denunce di rilevanza penale». Da qui la protesta, ancora più importante perché tra due mesi si vota per le elezioni europee, e il lavoro dell'anagrafe è fondamentale per il rilascio di certificati e tessere nonché per la compilazione delle liste elettorali.

Vietato nascere, sposarsi o morire

«Siamo vicini in queste ore a tutti i dipendenti dei servizi anagrafici di Roma Capitale che stanno patendo sulla propria pelle tutti i disservizi del nuovo sistema informatico adottato da Roma Capitale per lo stato civile, in forte difficolta' gia' dal 18 gennaio e completamente fuori uso dal 22 marzo scorso», dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, e Giovanni Picone, suo omologo in Municipio Roma XII.

«Una situazione paradossale per la Capitale d'Italia, nella quale ad oggi per l'anagrafe non si puo' nascere, o sposarsi, e nemmeno morire.

Tutto completamente bloccato con enormi disservizi e difficolta' per i cittadini e causa anche di fortissimo stress per gli operatori che devono gestire una situazione lavorativa difficile e complicata. Risulterebbero all'incirca 6.800 gli atti in attesa di scannerizzazione da inserire nel sistema informativo - insistono Santori e Picone - mentre online e' tutto bloccato, il numero dei cambi di residenza in attesa di lavorazione cresce nei Municipi giorno dopo giorno: ci vorranno mesi per smaltire tutto l'arretrato».

«Un disastro, anche in vista delle prossime consultazioni europee, perche' le incombenze dettate dalle elezioni richiedono tempistiche certe, e invece anche oggi tutti i servizi fondamentali per il cittadino non sono fruibili. Mentre molto si discute sul futuro dell'intelligenza artificiale, Roma grazie al sindaco Gualtieri fa ogni giorno solo passi indietro, anche sul piano della tecnologia e dei servizi informatizzati. La commissione Trasparenza del Municipio XII, convocata per giovedi', prendera' contezza dai responsabili del servizio dei numeri puntuali sull' arretrato e informazioni sui tempi di recupero: chiederemo un immediato intervento anche del Prefetto per una questione estremamente grave e mai vista prima, paradossale in vista dell'imminente appuntamento elettorale con i Municipi ad oggi impossibilitati a gestire, oltre ai cambi di residenza, anche l'emissione di tessere elettorali», concludono Santori e Picone. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Aprile 2024, 18:47
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