Ostia al voto, scontro tra Pd e M5S sui costi delle elezioni municipali
di Paola Lo Mele
E’ recente l’ok da parte della giunta capitolina di Virginia Raggi di una delibera che approva il prelevamento dal fondo di riserva di 2 milioni e 100 mila euro per «far fronte agli adempimenti richiesti dalla legge per assicurare il regolare svolgimento delle operazioni di voto e di elaborazione dei risultati». Nel documento si ricorda sia la data d’inizio del commissariamento di Ostia (il 27 agosto 2015) sia quella in cui il Ministro dell’Interno ha fissato, con proprio decreto, il giorno delle consultazioni. L’11 settembre «il segretariato generale ha comunicato che, per far fronte agli adempimenti richiesti dalla legge per assicurare il regolare svolgimento delle operazioni di voto e di elaborazione dei risultati, si rende necessario uno stanziamento di euro 2.100.000», è scritto nero su bianco nel documento.
Costi che il capogruppo del Movimento 5 Stelle Paolo Ferrara in un post su Fb ha attribuito direttamente agli avversari politici del Partito Democratico, rei a suo dire di aver causato il commissariamento del municipio. «Non solo hanno fermato la democrazia, ma ora inficiano e dissanguano ulteriormente le casse del Comune - ha attaccato -. Renzi destini i prossimi fondi raccolti alle primarie del Pd al risarcimento di Roma Capitale». Pronta la risposta del dem Stefano Pedica: «L’estroso Ferrara chiede al Pd di risarcire il Comune per le elezioni ad Ostia. Visto che è così bravo con i numeri, potrebbe anche calcolare a quanto ammontano i danni di Raggi alla città?».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2017, 10:29
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