"Invictus", festa del minirugby a Pietralata con oltre 650 bambini

"Invictus", festa del minirugby a Pietralata con oltre 650 bambini
Seicentocinquanta bambini, cento partite per 1100 minuti di rugby giocato, ma più di tutto migliaia di sorrisi su un campo verde, ragazzini che ruzzolano e si rialzano, dritti verso la meta. E poi oltre 100 volontari affaccendati a bordo campo: c'è chi ha cotto 70 chili di pasta, chi fritto 400 supplì, chi arrostito 700 salsicce e chi spillato 240 litri di birra.



Ci si è messo anche il tempo a dare una mano per la buona riuscita di Invictus: neanche una goccia di pioggia sulle oltre 2000 persone che hanno dato vita tutte insieme alla seconda edizione di quello che, non solo nei numeri, sta diventando un vero e proprio evento del rugby romano - e non solo - a Pietralata.



In casa dell'US Roma Rugby - erede sportivo della gloriosa storia del Cus Roma, perito sotto il peso dei debiti accumulati da amministrazioni sciagurate e oggi purtroppo deserto -  sul campo in sintetico di ultimissima generazione dell'impianto Fulvio Bernardini e su quello del vicino Alberini  si sono date battaglia 48 squadre di piccoli giocatori, dai 4 ai 12 anni, in una zona della capitale dove da troppo tempo si aspettava l'arrivo della palla ovale per i più piccini. 
Presenti tanti nomi del rugby romano, laziale e del centro Italia: dalla Primavera - che ha trionfato in U12 -, al Villa Pamphili, alla Lazio, dalla Nuova Rugby Roma, al Fiumicino e al Rieti. E poi gli amici dell'Aquila e l'Amatori rugby Napoli che, giunta in massa con due squadre a categoria, ha conquistato la coppa fair-play Ics -Istituto per il credito sportivo  per aver meglio interpretato, in campo e fuori, lo spirito di correttezza e lealtà di questo bellissimo sport.


E ancora con l'Ics, sono stati premiati il più piccolo e la più piccola tra i bambini partecipanti: Angelica Esposito dell'US e e David Pantellini del Nea Ostia, entrambi poco più che quattrenni. 
A premiare invece i vincitori del torneo, in uno spirito di sano agonismo, Vuetel, azienda di tlc con oltre cento milioni di euro annui di fatturato da sempre attenta allo sport coniugato al sociale e main sponsor dell’US Roma Rugby.


E il divertimento non è stato solo in campo. Per l'immancabile terzo tempo, una vera e propria squadra di mamme gialloblu ha preparato su quattro fornelloni da campo decine di chili di penne - condite dal ragù degli amici dell'Help pub - e un centinaio di crostate alla marmellata, servite su tavolate sotto una bella tensostruttura messa a disposizione dalla Uisp.


Per tutti gli altri, barbecue non-stop e fritti caldi sin dalla prima mattina, oltre ad un angolo per intenditori con piatti caldi preparati da La Piccola Amatrice, autentica trattoria romana grande amica e sponsor dell'Us. Genitori insomma, tutti felici, gustando una buona amatriciana mentre osservavano i piccoletti darsi da fare tra mischie e placcaggi, o acquistando merchandising di qualità allo stand RGR, partner tecnico della squadra gialloblù.


Non è mancata la possibilità, per i fratellini dei piccoli giocatori, di fare due salti sul gonfiabile di Oasi Park mentre le mamme si accostavano allo stand Fisiolab - importante realtà romana della fisioterapia e della riabilitazione per sportivi e non con cui l'Us ha stretto una fattiva collaborazione.
In ultimo un occhio alla solidarietà con la presenza di Maison du Monde, Ong che gestisce una casa famiglia in Madagascar con la quale gli ussini, anche con l'aiuto di Vuetel molto attivo in Africa, hanno in mente futuri progetti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Dicembre 2017, 17:23
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