Festa per Lukaku, i teppisti che hanno distrutto le auto rischiano 5 anni di carcere

Aperta un'inchiesta sulle devastioni a Ciampino per l'arrivo del bomber

Festa per Lukaku, i teppisti che hanno distrutto le auto rischiano 5 anni di carcere

di Francesco Balzani

La festa per Lukaku finisce sotto indagine. O meglio ci finiscono almeno una ventina di incivili che, per salutare l’arrivo del nuovo campione, hanno deciso di arrampicarsi e poi saltare di gioia su tettini e cofani delle auto dei dipendenti dello scalo parcheggiate in sosta. La procura di Velletri ha, infatti, aperto un’inchiesta per risalire all’identità dei tifosi che hanno distrutto diverse vetture nel parcheggio 9 dell’aeroporto di Ciampino. Il reato contestato è quello di danneggiamento in manifestazione aperta al pubblico, che prevede pene fino a 5 anni di reclusione.
I fatti risalgono allo scorso 29 agosto, giorno dello sbarco di Lukaku nello scalo privato di Ciampino. Lo stesso dove era atterrato due anni fa Mourinho. Circa settemila i tifosi festanti per l’arrivo dell’attaccante, alcuni di loro se ne sono fregati delle auto di altri cittadini. Tra loro Martina (la proprietaria della Panda Rossa) che, insieme a un’altra persona, ha sporto denuncia contro ignoti facendo partire di fatto l’indagine. «Molti tifosi mi hanno contattata dicendosi disposti a pagare i danni, anche alcuni carrozzieri lo hanno fatto e li ringrazio. Ma io voglio che a pagare siano i responsabili. Uscivo da un turno di 12 ore di lavoro e ho trovato questo spettacolo indegno. Una barbarie senza senso e senza rispetto», ha detto Martina che ha ereditato l’auto dalla nonna scomparsa e che ha mandato una Pec di protesta anche alla Roma stessa. In tutto sono almeno sette le auto dei dipendenti danneggiate, per questo ora gli inquirenti analizzeranno i video e le foto dei tifosi (alcune circolano da giorni sui social), allegati agli esposti, alla ricerca di ogni dettaglio utile all’identificazione dei vandali. Alcuni di loro sarebbero minorenni.
Al centro dell’indagine anche la sicurezza dell’area.

Nessuna responsabilità per la Roma, a cui non spetta la gestione dell’ordine pubblico di questi eventi e che ha comunque preso le distanze. Ora si cerca di capire a chi spettasse la sorveglianza dei luoghi: Aeroporti di Roma o Adr mobility.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Settembre 2023, 06:40
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