Nuovi atti d’indagine, messi a disposizione dalla magistratura Vaticana, entrano nel fascicolo d’inchiesta della procura di Roma sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Una collaborazione storica e senza precedenti, che fornirà ulteriori spunti investigativi e giudiziari alle indagini riaperte nel 2021. Il procedimento è stato avviato dopo che il Consiglio Superiore della Magistratura aveva sollecitato informazioni su un esposto presentato dai familiari di Emanuela, scomparsa nel nulla il 22 giugno del 1983, quando aveva 15 anni. Scopo della condivisione dei documenti di indagine, alcuni dei quali redatti poco pochi giorni dopo la sparizione della ragazza, è quello di escludere piste già battute in passato che hanno portato le indagini su un binario morto. In una ridda di ipotesi e tesi investigative suggestive, la parola fine al calvario dei familiari, che chiedono verità, non è mai stata scritta e molte piste, che all’epoca sarebbero state più promettenti, non sono state mai battute.
Dal coinvolgimento della Banda della Magliana, fino a vicende di pedofilia in Vaticano che portavano a Londra, legate alla scomparsa e mai confermate, la procura di Roma, rilancia con nuovi elementi che potrebbero riscrivere dei particolari sul giallo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Maggio 2023, 06:00
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