Chi paga la gita?

Chi paga la gita?

di Gigi De Palo

“T’ho pure pagato la gita!” Frasi che ogni tanto ho detto anche io ad un figlio, pentendomi pochi secondi dopo. Eppure, capita perché è sfiancante l’impegno economico dell’educazione in un Paese in cui gli unici a cui è demandata la possibilità di offrire esperienze ai ragazzi siamo noi genitori. Non sono mai esistiti in Italia i “mercoledì francesi” della scuola, quelli in cui la pubblica amministrazione fa squadra con le famiglie per offrire il tempo dell’esperienza ai ragazzi, per regalare il supporto organizzativo ed economico finalizzato alla possibilità per tutti di fare esperienze sportive, artistiche, culturali. In Italia i bonus e gli aiuti rivolti ai nostri figli sono solo di carattere emergenziale e si sa quando in una famiglia non si riesce ad arrivare alla fine del mese si rinuncia alla gita, allo sport e a tutto ciò che non è necessario. L’esperienza è il luogo in cui mettere a dimora i semi che la scuola offre, non può rimanere occasione di pochi o sforzo ansioso dei genitori, ma investimento di un Paese che crede nei giovani.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Marzo 2024, 08:01