Sigur Ròs, suoni dal grande freddo al Forum

Sigur Ròs, suoni dal grande freddo al Forum

di Massimiliano Leva
Una vita per la propria band. Sembra un luogo comune, ma non lo è per Georg Hòlm, il fondatore e bassista degli islandesi Sigur Ròs, martedì al Forum di Assago. «La mia vita ormai sono la mia musica, la nostra musica, la nostra band», spiega «al punto che non vedo differenza tra ciò che faccio nel privato e ciò che vivo in pubblico».

Nati nell’estate del 1994, oggi i Sigur Ròs sono una cult band che piace anche Brad Pitt: capaci di diventare un gruppo sperimentale sulle onde di un pop rock che tutto ha tranne che i luoghi comuni della musica da classifica. Canzoni che a volte durano dieci minuti, un’onda emotiva che racchiude in qualche modo luci e ombre di un luogo lontano e isolato come l’Islanda, ma per questo magico, fuori dal mondo, ricco di un’atmosfera unica e affascinante proprio come la musica dei Sigur Ròs. «È sempre un piacere tornare in concerto in Italia. Abbiamo persino dedicato in passato una nostra canzone a Milano (si intitola “Milanò” nell’album “Takk” del 2005, ndr) perché fondamentalmente, per noi islandesi, tornare in Italia ogni volta è un po’ come andare in vacanza».

Dal vivo arrivano per presentare in anteprima le nuove canzoni che faranno parte del prossimo disco in uscita, l’ottavo album della loro carriera dopo il debutto firmato nel 1997 e intitolato “Von”.
Il loro segreto? «Avere sempre una forte identità e non tradirla mai. Siamo stati testardi nel portare avanti la nostra formula e il nostro sound, anche quando credevamo sinceramente che non saremmo mai arrivati così in alto. Ma era ciò che ci piaceva e ciò che ancora oggi sappiamo fare e più ci piace fare, tanto meglio se incontra i gusti di così tanti fan. In effetti l’Islanda è davvero un posto fantastico». Sarà per questo o no, i Sigur Ròs sono davvero dei numeri uno e vale la pena ascoltarli martedì al Forum. Speciali.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Ottobre 2017, 23:30
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