Portineria 14, le tre bariste col sorriso che offrono servizi a chi ne ha più bisogno

Portineria 14, le tre bariste col sorriso che offrono servizi a chi ne ha più bisogno

di Ferro Cosentini
Angoli di paese incastonati all’incrocio di vie defilate. Frammenti di provincia felix mimetizzati in spazi che non ci si immagina, a una manciata di metri da una via trafficata. Quando ci si ritrova dentro, questa Milano diversa e non metropolitana sembra una curiosità architettonica, uno scherzo del passato che, nonostante tutto, non passa.

Esattamente questo accade quando da corso San Gottardo, imboccando via Conchetta, ci si imbatte in una piccola piazza senza nome, a dire il vero più uno slargo che altro, all’imbocco di via Ettore Troilo. Qui, al 14, c’è Portineria 14, un bar che non è solo un bar, ma una categoria dello spirito. E a renderlo tale sono tre ragazze intelligenti e socievoli tra i 26 e i 39 anni di età: Francesca Laudisi, Federica Torri e Emanuela Frau. L’Alzaia Pavese scorre pigramente alle spalle ed è proprio lì, sui Navigli, che un giorno di tre anni fa le giovani si sono conosciute e, di fronte a una birra, hanno deciso di fare squadra. Dando vita a un locale che viene definito “unico in Europa”.

Perché insieme ai cocktail originali, ai menu assortiti e rivisitati a ogni cambio stagione, alla buona musica diffusa (spesso e volentieri Amy Winehouse e i Beatles, per cui Francesca va matta), le tre bariste hanno deciso di trasformare il loro locale in una di quelle portinerie che non ci sono più. «Da tempo volevamo realizzare qualcosa che avesse a che fare col volontariato, e con il recupero di una certa atmosfera di fiducia reciproca che, a Milano, è in estinzione – spiega Francesca - Abbiamo pensato a questo: la gente può venire da noi e chiederci favori che elenchiamo su quella specie di decalogo». Il decalogo se ne sta lì, appeso sulla vetrina d’ingresso e recita alcuni dei possibili aiuti (molti più di dieci e gratuiti) che Portineria 14 può dare agli abitanti della zona: recapito pacchi, commissioni in farmacia, acquisiti on line, spesa al supermarket.

Non è finita: «Abbiamo creato un circuito di amici, chi fa l’idraulico, chi il giardiniere, elettricista, informatico, perfino autista – spiega Federica – Chi ha bisogno di un lavoro in casa può venire qui e noi mettiamo in contatto». Francesca e Federica, le due ragazze che ci raccontano Portineria 14 sfoggiano una quarantina di tatuaggi in due ma, a dispetto del look “alternativo” vanno d’amore e d’accordo con i vicini di ogni età. Tanti sono ormai gli anziani che chiedono una mano: Francesca, capello corto e occhi sicuri, ha il piglio di un leader, mentre Federica ha un sorriso dolce che ricorda quello dell’attrice Mia Wasikowska. Francesca ha sempre lavorato nei bar («ho studiato da odontotecnico, pensavo a un lavoro dal guadagno solido, e invece eccomi qui»), mentre Federica da bambina aveva dei sogni carrieristici surreali («volevo fare la Statua della Libertà») ma oggi nell’abito da barista si sente a suo agio. Nel locale, decine di libri impilati un po’ ovunque raccontano di un’ennesima buona idea: «Chi vuole entra e si prende un libro, o lo lascia. Anche senza nemmeno prendere un caffè».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Luglio 2017, 08:55
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