Non è un Pesce d’Aprile. Ma una realtà. Addio al tavolino “libero” delle estati 2020 e 2021, quando Milano era in piena pandemia. Dal 1° aprile, con la fine dello stato di emergenza, bar, ristoranti, tavole calde torneranno a pagare i dehors: stop all’esenzione della tassa per l’occupazione del suolo (Cosap) che era stata congelata dal Comune per la crisi da Covid. Si applicherà, però, lo sconto del 20% per tutto il 2022.
SELVA TAVOLINI. Il diluvio di dehors - circa 2.500 spuntati in tutta la città, di cui 1300 solo nel centro storico - era stato vitale dopo i mesi durissimi di lockdown, perché i plateatici garantiscono il distanziamento anti-contagio e facilitano la convivenza con il virus. Ma poi erano esplose le proteste dei comitati residenti per il moltiplicarsi del caos, del disordine e, in alcune vie, l’invasione di tavoli e sedie aveva sottratto lo spazio ai pedoni sui marciapiedi e aveva cancellato, in tutto, circa 2400 posti auto. È certo, però, che le colazioni, i caffè, i pranzi e gli aperitivi all’aria aperta hanno consentito a molti locali di sopravvivere. E di salvare la movida. Però, ora, i titolari devono decidere se rinnovare la richiesta dei plateatici dell’emergenza sanitaria, trasformandoli da temporanei a permanenti: il termine per presentare la domanda è il 15 aprile.
TAVOLINI ADDIO? «Ci sarà un calo fisiologico di circa il 20% visto le regole più stringenti messe dal Comune», spiega Carlo Squeri, segretario di Epam, l’associazione dei pubblici esercizi di Milano.
LA TASSA. «Penso che i dehors ci saranno lo stesso, un po’ meno dell’anno scorso, ma tutti preferiamo stare fuori e non chiusi nei locali», commenta il sindaco Giuseppe Sala, precisando che la Cosap tornerà anche per esigenze di bilancio, perché «sono chiare a tutti le difficoltà». Sala torna anche sul “liberi tutti” che ha fatto infuriare molti residenti dei luoghi del divertimento e non solo: «Non mi voglio auto-assolvere, ma credo che abbiamo fatto molto bene a seguire questa politica sui plateatici». Adesso, però, il Comune è più severo: «Bisogna vedere, strada per strada, quanti parcheggi si sacrificano e quanto rumore si genera».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Marzo 2022, 09:16
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