Milano riapre i Navigli per renderli navigabili: ecco il piano di Sala

Milano riapre i Navigli per renderli navigabili: ecco il piano di Sala

di Simona Romanò
Milano diventa la Venezia lombarda. Il Comune è pronto a riaprire i Navigli rendendoli navigali dai battelli, con l'acqua che tornerà a scorrere in cinque tratti per un totale di 7,7 chilometri: via Melchiorre Gioia (da Cassina de' Pomm a via Carissimi), Conca dell'Incoronata-San Marco (da viale Monte Grappa a via Castelfidardo), Sforza-Policlinico (da via Laghetto a corso di Porta Romana), piazza Vetra (da via Vettabbia a corso di Porta Ticinese) e conca di Viarenna (da via Marco d'Oggiono alla Darsena).

A presentare l'ambizioso progetto da 500 milioni euro è stato il sindaco Giuseppe Sala, ieri al termine dell'ultima riunione del Comitato scientifico di 12 esperti, creato per mettere a punto lo studio di fattibilità. Sala è a un passo da realizzare il proprio sogno, che cambierà il volto della città. «I primi lavori potrebbero partire tra un anno - ha annunciato - approfittando dei cantieri della M4», che già scavano il sottosuolo nella Cerchia dei Bastioni. Il sindaco parla «di una riapertura totale», ma divisa in due fasi per contenere i disagi: il primo step per scoperchiare i primi 2 chilometri dovrebbe concludersi entro il 2022, parallelamente quindi alla futura linea blu. Costo? «Circa 150 milioni - spiega Sala - che recupereremo dai nostri bilanci, anche se contiamo sulla generosità dei privati».

Il secondo step, invece, sarà deciso in seguito, «perché i cittadini dovranno prima digerire il primo passaggio in termini di viabilità e opere». Il dado sembra tratto. I milanesi saranno consultati? Il referendum cittadino, ipotizzato da Sala in concomitanza con le elezioni regionali potrebbe saltare. «Potrebbero non esserci i tempi tecnici per indirlo, ma si farà una consultazione leggera», chiarisce poi, ovvero un dibattito pubblico e politico.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Luglio 2017, 09:19
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