La denuncia del Comitato Abruzzi: il 30% delle chiese deturpate dai writer

A Milano una chiesa su quattro sfigurata dai graffitari

di Simona Romanò
Una chiesa su quattro, in città, è imbrattata dai writer: su 165 luoghi di culto, sparsi sia in centro che in periferia, circa il 30% è deturpato da graffiti, tag, scarabocchi e scritte a volte volgari. I vandali non hanno pietà neanche delle chiese, anzi, il fenomeno è in aumento perché i graffitari si accaniscono proprio sulle basiliche dal valore storico e sulle piccole parrocchie di quartiere. Armati di bombolette spray, durante blitz notturni, sporcano i muri perimetrali degli edifici dove mancano le recinzioni, oppure i portoni di ingresso. È la denuncia che emerge da un copioso dossier, unico nel suo genere, realizzato dopo sopralluoghi e verifiche sul campo dalla presidentessa del Comitato Abruzzi Piccinni Fabiola Minoletti, studiosa di graffitismo vandalico: «È triste constatare - spiega - come una “frangia” di writer, a differenza del passato, non rispettino più neanche i monumenti e i luoghi sacri che sono mete non solo dei credenti, ma anche di tanti turisti che ne apprezzano l’elevato valore artistico. Una chiesa impiastricciata è una ferita per noi cittadini e per la città».
Moltissime le chiese sfigurate: dalla basilica di Sant’Ambrogio (sul lato affacciato a via Lanzone) alla chiesa Gesù Maria e Giuseppe di via Mac Mahon a quella della parrocchia Immacolata Concezione di piazza Frattini; dalla zoccolatura di Sant’Eustorgio al retro di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, dal Corpus Domini in via Piermarini alla chiesa Sant’Alessandro a due passi dalla centralissima via Torino. Non si salva nessuna zona. Le strutture ancora immuni si sono salvate soltanto grazie alla presenza di cancellate molto alte. Lo scempio è un grave danno per la città. Non solo a livello di immagine, ma anche economico per la Curia che dovrebbe investire alcune centinaia di euro per pulire gli sfregi e spesso servirebbe l’ok della sovrintendenza. A dare una mano sono i cittadini volontari, coordinati dalla stessa Minoletti, che si impegnano nei cleaning day: l’ultimo risale al 30 settembre quando 70 persone volenterose hanno cancellato 700 scritte dalla chiesa in via Giotto.

Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Ottobre 2017, 23:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA