Picchiata e minacciata di morte con forbici e acqua bollente. È stato l'inferno provato da una ragazza di 24 anni di origine egiziana che, per un no detto a un matrimonio combinato dalla sua famiglia, ha subito delle torture fisiche da parte della mamma 50enne.
Ci troviamo a Milano, sfondo dell'accaduto che vede come protagonista una mamma e una delle sue tre figlie, nata in Italia e come le sorelle integrata nel nostro Paese ed educata nel rispetto delle tradizioni del suo Paese, come indossare il velo in pubblico. Per tanti anni la famiglia ha vissuto nel capoluogo della Lombardia, fino a quando il papà non è stato costretto a tornare in Egitto per motivi di lavoro e soltanto un paio di anni fa è stato raggiunto dalla moglie, dalla figlia maggiore e dalla più piccola.
A rimanere in Italia è stata proprio la 24enne, che ha scelto di restare per proseguire gli studi e laurearsi. Andava a lezione, studiava in biblioteca o a casa sul pc e per guadagnare qualche soldo era riuscita a trovare anche un lavoro come scrutatrice ai seggi elettorali. A spezzare un po' la routine era la mamma, che faceva avanti e indietro per vedere come stava la figlia, mentre quest'ultima ogni tanto andava a trovare la famiglia in Egitto.
Le violenze della mamma
Una vita apparentemente normale, fino a quando la studentessa non ha deciso di ribellarsi a una decisione presa dai genitori.
Adesso la mamma 50enne, oltre all'obbligo di allontanamento dalla casa dove vive la figlia e al divieto di avvicinamento, è sotto processo a Milano per maltrattamenti aggravati, lesioni e tentata costrizione al matrimonio.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Marzo 2024, 15:50
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