Franco Terlizzi ha un passato sotto ai riflettori: prima la carriera da pugile, poi la partecipazione all'Isola dei Famosi, ma adesso il suo presente è tra carcere e tribunali. L'ex naufrago, infatti, ha chiesto il patteggiamento a tre anni e mezzo nell'ambito dell'indagine della Dda di Milano che, con una raffica di arresti, aveva azzerato una associazione per delinquere dedita al traffico di droga e all'intestazione fittizia di beni. Un'associazione, riconducibile alla 'ndrangheta, che si era avvalsa dell'ex pugile per mettere a segno una serie di truffe assicurative.
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Prestanome
Al vertice dell'associazione a delinquere c'era Davide Flachi, il figlio di Pepè, il boss della Comasina morto lo scorso gennaio, e che si era avvalsa di Franco Terlizzi come prestanome per, probabilmente, mettere a segno delle truffe. Da quanto è stato riferito, Terlizzi, fermato con altri 12 indagati, tra cui Flachi, ha concordato con i pm Gianluca Prisco e Francesco De Tommasi, titolari dell'inchiesta, una pena di 3 anni e mezzo di reclusione in vista del patteggiamento.
Le accuse
Per l'ex naufrago le accuse sono associazione per delinquere finalizzata a frodi assicurative e di intestazione fittizia di beni. Secondo le indagini dei Nuclei di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano e Pavia, l'ex pugile avrebbe gestito come presunto prestanome una carrozzeria nel Milanese per conto di Flachi ma non avrebbe partecipato ad alcun traffico di stupefacenti.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 19:09
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