«Il teatro è la nostra dimensione ideale», spiega Franz Villa. «Non che non ci interessino tv e cinema: io e Ale coltiviamo il sogno di portare in teatro, un giorno, un classico. Magari, un Pirandello. Pensiamo sempre che molti fan nostri e di Zelig sarebbero incuriositi da questa scommessa: e alla fine porteremmo nuovo pubblico a scoprire un teatro con la t maiuscola». Intanto, c’è uno show dalla comicità surreale che sottolinea un concetto semplice: nessuno di noi è normale se visto da vicino. Le relazioni umane rivelano e svelano. «Non abbiamo mai guardato alla politica o all’attualità – spiega Franz – Ci concentriamo sui tic delle persone di ogni giorno. A questo spettacolo abbiamo lavorato per due anni prima di andare in scena, quindi diciamo che ci conviviamo da un sacco di tempo, eppure diverte sempre noi e, a quanto pare, il pubblico. Lo abbiamo rivisto in parte: abbiamo tolto l’unica gag politica sul comunismo, che abbiamo trasferito nello spettacolo dedicato a Gaber».
Tra Ale e Franz si può ben parlare di matrimonio: «Mai pensato di prendere due strade diverse» sorride Franz. «Io vivo nella mia amata Bovisa, lui era nell’hinterland e ora è venuto a vivere in città, non lontano dalla Stazione Centrale.
Siamo ancora più vicini».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Ottobre 2017, 23:30
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