Di argomenti rilevanti la settimana ne ha offerti in abbondanza, ma siccome la riforma della giustzia era già sulla bocca di tutti non volevo rischiare di impantanarmi nel superfluo. Questo preambolo per esordire rimembrandovi ciò che accadeva ormai davvero tanti anni fa, quando, se fate uno sforzetto, vi ricorderete di una certa signora sgarbatissima che con una voce insopportabile e troppo acuta nei toni si accingeva a vendere il sale del mar morto a trentanovemila lire a sacco, ma non solo, prometteva anche vincite milionarie al gioco del lotto insieme a uno scappato di casa chiamato Il Maestro. Dai, si che ve la ricordate, era Vanna Marchi.
Ebbene la voglio riattualizzare perché oggi che le televendite sono ormai terribilmente demodé, le sòle (a Roma le truffe le chiamiamo così) si fanno altrove.
Ve lo spiego io, che oggi sono piuttosto tagliente, perché abbiamo dimenticato le cose più importanti per star bene: l'autenticità e l'impegno. È così, questi concetti li abbiamo svalutati, talmente tanto da far si che siano diventati inconsistenti, proprio come quegli oroscopi a cui preferiamo affidarci quando rimboccarci le maniche sarebbe invece la soluzione più adeguata.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Giugno 2022, 11:38
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