Studenti fuori sede, arriva l'ok per il voto alle europee: lavoratori (ancora una volta) esclusi

L'opposizione continuerà a chiedere che la possibilità di votare fuori dalla propria regione di residenza venga estesa anche ai lavoratori e a chi si trova lontano da casa per motivi di salute

Studenti fuori sede, arriva l'ok per il voto alle europee: lavoratori (ancora una volta) esclusi

di Redazione web

Si ritorna a casa, questa volta per votare. Una vittoria democratica per tutti i fuori sede che studiano fuori dal loro comune di residenza. La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato l'emendamento al decreto elezioni che consentirà agli studenti fuori sede, in via sperimentale, di votare per le prossime elezioni europee. Lo ha comunicato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia a margine della seduta.

L'opposizione tuttavia fa sapere che in Aula continuerà a chiedere che la possibilità di votare fuori dalla propria regione di residenza venga estesa anche ai lavoratori e a chi si trova lontano da casa per motivi di salute.

Una vittoria amara

«Abbiamo sostenuto il voto agli studenti fuori sede ma ovviamente non basta perché in Aula presenteremo un emendamento che consentirà anche ai lavoratori fuori sede e a chi ha problemi sanitari ed è fuori regione di votare perché nel 2024 non è possibile che ci sono delle regioni, penso alla Calabria, che ha tantissimi residenti che vivono in regioni del Nord e non hanno la possibilità di tornare per votare. Insomma, quindi bene per gli studenti ma serve aggiungere anche i lavoratori e coloro che sono fuori regione per ragioni sanitarie», ha spiegato Boccia.

Una posizione di fatto condivisa da Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione: «Approvato l'emendamento per consentire il voto agli studenti fuori sede.

Un primo risultato raggiunto anche grazie al lavoro fatto da Azione in I Commissione al Senato, ma non basta. Escludere i lavoratori è sbagliato e incalzeremo la maggioranza affinché rimedi a questo errore», scrive su X.

E i lavoratori?

Il senatore di Avs Peppe De Cristofaro a margine della seduta della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama ha invece così commentato: «Bene il voto ai fuori sede, una battaglia delle opposizioni che trova uno sbocco. Peccato che questa possibilità non sia stata estesa anche ai lavoratori e alle persone in cura, quasi sempre meridionali che si curano al nord. Li riproporremo in Aula».

 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Febbraio 2024, 18:40
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