Visita fiscale a una malata terminale: lei muore due giorni dopo. La famiglia: «Un'umiliazione»
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Virginia era ricoverata, in fin di vita, in un hospice a Gorlago, in provincia di Bergamo: al quotidiano l’Eco di Bergamo, i familiari hanno raccontato l’assurda storia. «Quella dottoressa le ha chiesto di firmare una carta, lei lo ha fatto, con la mano che tremava - ha raccontato la cognata Rosa Grena, sorella del marito - Noi siamo rimasti senza parole, possibile che un medico fiscale fosse entrato davvero in una struttura come l’hospice per verificare che fosse davvero malata?».
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La donna ha sorriso al medico, che ai medici della struttura ha risposto «voi fate il vostro lavoro, io devo fare il mio». «Quell’umiliazione gliela avrebbero potuta risparmiare - insiste la cognata - spero che un fatto del genere non avvenga mai più. Lo sanno tutti che all’hospice ci vanno solo i malati terminali». Dall’Inps sono arrivate delle scuse e una giustificazione: solo un controllo di routine. «Il controllo è scattato da un accertamento automatico del nostro sistema informatico - la nota - il medico di base aveva indicato l’indirizzo dell’hospice senza la parola hospice e ha omesso di scrivere che la signora fosse ricoverata».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Novembre 2019, 09:51
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