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ASSESSORE: DEFICIT DI DIALOGO «La vicenda esplosa nella direzione didattica Ragusa Moleti segnala un deficit di dialogo e confronto. Una comunità scolastica si da delle regole e su questioni così delicate deve discutere e trovare soluzioni condivise». Così l'assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Palermo, Giovanna Marano, commenta la decisione del dirigente scolastico dell'istituto di vietare agli alunni di pregare in classe. «La pratica della discussione aperta negli organismi collegiali - aggiunge Marano - dovrebbe attuarsi come esercizio di una 'pratica educativà che riguarda tutta la comunità coinvolta: dirigente, docenti e famiglie. Il rischio che si corre senza dialogo è quello di amplificare solo metodi rissosi che alimentano barriere, diseguaglianze o esternazioni strumentali».
SCILIPOTI: IL PRESIDE CI RIPENSI «La decisione della scuola elementare di Palermo 'Ragusa Moletì di rimuovere i simboli cristiani, vietando ai bimbi di pregare, è scandalosa.
Sono disponibile a incontrare i genitori per sostenere la loro richiesta, di un immediato ritiro del provvedimento, nelle sedi opportune». Lo scrive il presidente di Unione cristiana, Scilipoti Isgrò, su Twitter, invitando il preside a ritirare la circolare diffusa ieri.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Novembre 2017, 15:45
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