Piazza San Marco - la zona più bassa della città - è semideserta, coperta già da quasi 70 centimetri d'acqua; è presidiata solo da vigili urbani e forze dell'ordine. Le comitive di turisti si sono allontanate dall'area marciana e vagano, spesso senza meta, nella zona dei negozi delle Mercerie, chi attrezzato con poco robusti 'stivali' di nylon, chi a piedi scalzi, con i pantaloni rimboccati. Intanto la marea sale, sospinta dal vento di scirocco che sta crescendo, con un cielo plumbeo e l'aria quasi calda. La temperatura tocca i 20 gradi.
#AcquaAlta non ti temiamo! 😬😓 (foto di Daniele Bordoni) #pianoconglistivali #londrapalace #venezia #maltempo pic.twitter.com/PhtZUNtQly
— Hotel Londra Palace (@LondraPalace) 29 ottobre 2018
Il servizio pubblico di navigazione è stato interrotto a causa dell'acqua alta. Restano attivi - spiega l'Actv - solo i collegamenti con le isole, e sono in funzione gli autobus.
Gli ultimi vaporetti in città stanno effettuando il recupero di passeggeri rimasti in attesa negli imbarcaderi. Funziona infine regolarmente il traffico ferroviario tra Venezia e la terraferma.
E poi mi venite a dire che non esiste più il romanticismo #Venezia #AcquaAlta pic.twitter.com/O6Qcheon0L
— pieri (@PScalett) 29 ottobre 2018
Si tratta di una delle più forti 'acque alte' della storia di Venezia. Nell'archivio storico si contano solo cinque picchi di alta marea superiori al metro e 50: dopo il record di 194 cm della grande acqua alta del 1966, i 166 cm del dicembre 1979, i 158 cm del febbraio 1986, i 156 del dicembre 2008 e i 151 del novembre 1951. L'ultima acqua alta vicina ai 150 si era verificato l'11 novembre 2012, 149 centimetri.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Ottobre 2018, 17:13
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