Giovanni, l'infermiere che aveva preparato il suo necrologio: "Sono morto, peccato"

Giovanni, l'infermiere che aveva preparato il suo necrologio: "Sono morto, peccato"
«Sono morto. Peccato, perché è bella la vita». Questo il necrologio che Giovanni Setti, un infermiere di 71 anni, aveva preparato otto anni prima di morire. Ora che l'ex infermiere, residente a Sassari, è passato a miglior vita, quel testo che lui stesso aveva scritto dopo aver scoperto di essere malato è stato pubblicato sul quotidiano locale La Nuova Sardegna.

Muore a 105 anni la più anziana su Faceboook: Zuckerberg l'ha ricordata con un necrologio



Giovanni, quando aveva saputo della malattia, aveva chiesto esplicitamente di non ricevere accanimento terapeutico, dichiarando di voler morire secondo il corso naturale. A inoltrare il necrologio, per volere dell'uomo, è stata la moglie, Letizia Farina, assolutamente d'accordo a far pubblicare un vero e proprio inno alla vita. I figli di Giovanni Setti, Gabriele e Valerie, hanno spiegato a La Nuova Sardegna: «Saremo sempre grati per tutto quello che ci ha dato, da infermiere lui conosceva molto bene la sofferenza dei malati e lui sapeva bene l'importanza di sorridere sempre».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Marzo 2018, 20:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA