Uccise un ladro entrato in casa del fratello, condannato a 9 anni di carcere: "Non è stato un incidente"

Uccise un ladro entrato in casa del fratello, condannato a 9 anni di carcere: "Non è stato un incidente"
La condanna. La Corte d'Assise di Brescia ha depositato le motivazioni della sentenza di condanna a nove anni e quattro mesi nei confronti di Mirko Franzoni, il bresciano che a Serle, in provincia del capoluogo, nel 2013 uccise un ladro che era entrato in casa del fratello. «Non è stato un incidente come vuol far credere l'imputato», hanno stabilito i giudici.



«Tra le certezze emerse - scrive la Corte - c'è che Mirco Franzoni quella sera ha esploso non un colpo di fucile bensì due. Il primo probabilmente in aria per spaventare i ladri in fuga e il secondo all'indirizzo di Eduard Ndoj, ucciso».



Per la Corte bresciana: «Nel decidere di affrontare i ladri con un fucile Mirco Franzoni ha posto in essere un'azione gravemente azzardata di stampo venatorio, probabilmente indotta dalla consuetudine e dimestichezza con l'uso delle armi e forse anche, da un autoctono fattore culturale giustizialista».



Stando alla sentenza, «Franzoni nel compiere una valutazione tra due interessi, il recupero della refurtiva di cui peraltro non era il titolare e l'integrità fisica della vittima, ha consapevolmente privilegiato il primo a discapito del secondo, trascurando l'abissale divario esistente tra valori per loro natura non assimilabili e finendo così con il sopprimere una vita umana»
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Febbraio 2018, 20:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA