Suviana, il dramma del capo cantiere: per 3 giorni alla ricerca dei dispersi, dopo l'ultimo ritrovamento crolla per un malore

Simone De Angelis non ha retto ed è stato portato via in ambulanza

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di Redazione Web

Una storia nella storia. Quella di Simone De Angelis, il capo cantiere della centrale elettrica esplosa sul lago di Suviana, che ha visto morire sette dei colleghi con cui ha condiviso tanti momenti della sua vita. Dopo l'incidente De Angelis si è messo alla ricerca dei dispersi insieme ai soccorritori, sperando di riuscire a salvarne qualcuno. Quando però è emerso anche l'ultimo corpo non ha retto e ha avuto un malore, per il quale ha avuto bisogno di cure mediche. 

 

Simone De Angelis crolla al termine delle ricerche

A raccontare la sua vicenda è stato l'ad di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, visibilmente emozionato in conferenza stampa venerdì. «Vorrei citare Simone De Angelis, il capo centrale.

Questo ragazzo ha visto la centrale in cui lavorava in queste situazioni, ha visto subito alcuni deceduti che conosceva, persone con cui lavorava tutti i giorni, per tre giorni è stato coi sommozzatori guidando le operazioni di soccorso, centimetro per centimetro i sommozzatori che si muovevano in un ambiente in cui non c'era visibilità. Appena trovato il quarto disperso ha avuto un mancamento ed è stato portato via dall'ambulanza», ha detto.

Resta da capire cosa sia successo martedì poco prima delle 15. Probabilmente l'esplosione è partita dall'alternatore all'ottavo piano e non dalla turbina al nono. Buio pesto sul motivo. «Ci sono tante possibili cause, non lo sappiamo», ha detto Bernabei. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Aprile 2024, 17:52
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